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Associazione Difesa Consumatori APS
Adiconsum, Movimento Consumatori e Lega Consumatori di Verona hanno scritto al Sindaco, Flavio Tosi, e al Presidente della Provincia, Giovanni Miozzi, per chiedere un incontro e trovare una soluzione alle ben note vicende del trasporto pubblico locale veronese. Durante il periodo di osservazione 12 giugno – 1 luglio sono state raccolte dalle Associazioni circa 150 segnalazioni con evidenziate le criticità conseguenti alla drastica riduzione delle corse.
Si precisa che alla richiesta di incontro inviata a metà giugno al Presidente della Provincia Miozzi per affrontare il tema dei tagli non è stata data alcuna risposta.
In data 5 luglio 2012 il Sindaco di Verona, Flavio Tosi, ha riscontrato la nostra richiesta inviando all’Assessore alla mobilità del Comune, al Presidente e al Direttore Generale Atv la comunicazione che segue:
«Gentili Signori,
Vi inoltro per quanto di competenza, la mail del Segretario Generale di Adiconsum di Verona, dott. Davide Cecchinato, con la quale richiede un incontro assieme al Movimento Consumatori e Lega Consumatori di Verona.
Con la presente Vi chiedo di procedere ad un confronto collaborativo come proposto.
Cordiali saluti.
Flavio Tosi»
In attesa di conoscere la convocazione dell’incontro sarà nostra cura notiziare in merito all’esito dello stesso.
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Segue il testo della lettera inviata ieri al Sindaco di Verona:
Le Associazioni di consumatori scaligere (Adiconsum Verona, Movimento Consumatori Verona e Lega Consumatori Verona), avvalendosi del Protocollo d’intesa stipulato con il Comune di Verona in data 19.03.2012, manifestano la loro disponibilità ad intraprendere l’elaborazione di piani condivisi che pongano rimedio in tempi brevi ai gravi disagi a cui sono stati esposti i cittadini veronesi con il nuovo orario del trasporto pubblico locale predisposto unilateralmente da Atv e in vigore dal 11.06.2012.
In particolare è intenzione delle scriventi Associazioni proporre e intraprendere con il Comune, in relazione al trasporto urbano erogato da Atv, quella attività di verifica delle questioni afferenti la qualità, efficienza, economicità e l’universalità della gestione del servizio pubblico locale, con particolare attenzione, e non solo, al contenimento dei prezzi/tariffe, a cui le parti si sono impegnati stipulando il sopramenzionato protocollo. E’ per tale via che le Associazioni auspicano di giungere d’intesa con il Comune all’elaborazione di strumenti tempestivi che pongano rimedio ai disagi segnalati, senza costi aggiuntivi o con una più virtuosa ripartizione dei costi esistenti.
A seguito della disamina dei reclami inviateci dai singoli cittadini durante il periodo di osservazione 12 giugno – 1 luglio 2012, si segnala che l’incremento delle corse operato dopo le variazioni dell’ 11.06.2012 non ha risolto le problematiche riscontrate dagli utenti, che continuano ad essere esposti ad un servizio carente. Le criticità, peraltro, denunciate toccano purtroppo quasi tutte le linee e i rispettivi itinerari. Il drastico ridimensionamento ha, infatti, inciso sia sulla frequenza delle corse che sulla capillarità dei percorsi, determinando per molti utenti regolamenti abbonati l’impossibilità di utilizzare l’abbonamento contratto.
A titolo esemplificativo si citano le tratte: Stazione Fs Porta Nuova – Dogana (Quadrante Europa) o Stazione Fs Porta Nuova – ZAI (linee 98-99), per le quali numerosi lavoratori hanno assistito alla soppressione dei collegamenti in fasce centrali della giornata (quale ad esempio quella coincidente con la chiusura degli uffici). Altra disfunzione conseguente alle modifiche apportate attiene ai percorsi seguiti dalle linee: applicando gli itinerari festivi gli autobus sono costretti a fare dei percorsi molto più lunghi e trafficati, il tutto con una riduzione dell’efficienza del servizio senza un corrispondente contenimento dei costi. Ancora più problematica appare la condizione delle linee extraurbane, alcune delle quali soppresse.
Nonostante la gravità della questione, le Associazioni ritengono che sia ancora possibile approntare tempestive ed economiche soluzioni, attraverso pochi ma mirati interventi, frutto di una razionale analisi della situazione a tutto vantaggio della qualità del servizio e della tutela degli utenti. Questa potrebbe essere l’occasione per l’implementazione delle possibilità previste dal menzionato Protocollo, quali l’inizio di verifiche periodiche circa l’adeguatezza dei parametri fissati nei contratti di servizio e di quanto stabilito nelle Carte della qualità dei servizi alle esigenze dell’utenza.
Si segnala che le Associazioni intendono in sede congiunta affrontare, anche, le conseguenze delle ragioni per cui Atv, in violazione degli oneri informativi gravanti sullo stesso, non abbia provveduto ad un’adeguata informazione delle variazioni che sono state applicate. Le segnalazioni degli utenti, raccolte dalle sottoscritte associazioni durante il periodo di osservazione, denunciano sul punto un’informazione poco chiara, se non addirittura carente. In un contesto come quello descritto l’imminente aumento delle tariffe a partire dal mese di luglio rappresenta un’ulteriore ed ingiustificata prerogativa che Atv si arroga, senza far corrispondere ad un maggiore esborso degli utenti, un servizio qualitativamente congruo.
Si ribadisce che, pur essendo diverse e gravi le inadempienze imputabili ad Atv, le Associazioni, nel pieno rispetto del protocollo siglato, manifestano la propria disponibilità ad ogni forma di collaborazione che, nel rispetto delle rispettive sfere di competenza e delle connesse responsabilità giuridiche e politiche, conduca al conseguimento degli obiettivi comuni, quale in via prioritaria l’erogazione di un servizio pubblico secondo qualità, universalità ed economicità.