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Associazione Difesa Consumatori APS
Adiconsum Verona ha depositato presso il Tribunale di Verona le prime cause contro Banca BNL, a tutela di cittadini veronesi vittime di sofisticate truffe phishing e dell’inadempienza della banca nel rispettare le decisioni dell’Arbitro Bancario Finanziario (ABF).
Negli ultimi mesi, diversi correntisti BNL sono stati raggirati con una truffa ben orchestrata. Tutto inizia con una telefonata da parte di un finto operatore del servizio clienti della banca, che avvisa il cliente della necessità di aggiornare l’app di sicurezza del conto. Con tono rassicurante, l’operatore convince la vittima a scaricare un’applicazione apparentemente legittima, ma in realtà dannosa.
Una volta installata, i truffatori ottengono accesso diretto al conto corrente e i correntisti si ritrovano con un prelievo non autorizzato che va dai 10.000 ai 50.000 euro, senza possibilità immediata di recuperare le somme sottratte.
In tutti i casi seguiti da Adiconsum Verona, l’Arbitro Bancario Finanziario ha riconosciuto il diritto al rimborso dei correntisti truffati. Tuttavia, BNL ha rifiutato di rispettare le pronunce dell’ABF, costringendo Adiconsum a intraprendere azioni legali per ottenere giustizia.
“Di fronte all’ingiustificato rifiuto di BNL di rimborsare i propri clienti, siamo stati costretti a portare la vicenda in Tribunale”, dichiara Silvia Caucchioli, avvocata di Adiconsum Verona. “Non possiamo tollerare che una banca ignori le decisioni dell’ABF, lasciando i risparmiatorisenza tutela”.
Gli avvocati di Adiconsum Verona hanno già depositato le prime cause, chiedendo il rimborso delle somme sottratte e il risarcimento dei danni subiti dai correntisti.
Adiconsum Verona invita tutti i cittadini che hanno subito truffe phishing ai danni di conti BNL a contattare l’associazione per ricevere assistenza legale e tutela dei propri diritti.