Per tutto il mese di marzo pubblicheremo alcune poesie di Arturo Gabanizza. «Quel che me resta da dìr voi dirlo tuto…» è  il titolo del suo libro più recente. Oggi pubblichiamo la  intitolata “La libertà, quanti delitti si compiono in suo nome“.

“Mi voi la me libertà!”

Ma cossa vol mai dir ben

tuta sta parola?

Fàr quel che me piase,

e intrigàr ai altri

de respiràr la vita?

Obligàr ai altri el me pensier,

la me dottrina, la me fede,

le me regole pàr vivar

e ciamàr tuto questo libertà?

E penso a quanti

in nome de sta santa parola

i ma stupà la boca

anca pàr respiràr?

Che strana libertà…

Libertà vera esige rispeto

alla persona

al mondo, ala natura…

Libertà vera esige risponsabilità

verso l’altro,

verso le robe che pol fàr del mal.

L’odio, la sfrontatessa, la violensa

no podì ciamarle libertà!

Mi pàr essar libero

devo ciapar le distanse

da çerto mondo…

trovàr nel deserto del me cor

un canton scuro

dove possa pregàr

libero e solo pàr sto poro omo

che in nome de la cività

g’à copà tuta la so libertà!


Abbiamo deciso di pubblicare le poesie di Arturo – iniziando con un inedito scritto in occasione della Festa della Donna – per ricordarci che non siamo solo consumatori ma abbiamo anche altre necessità legate alla poesia della vita. E quale mezzo migliore se non il dialetto per riportarci ai sentimenti più sinceri, per riportarci alla lingua materna? Come scrive Marco Campedelli, nella prefazione al libro, l’opera di Arturo è «un luogo da cui si può guardare fuori, per ascoltare tutti i dialetti del mondo».

Arturo Gabanizza ha più di settantanni, è salesiano di don Bosco e poeta. Coltiva l’amicizia come valore umano e cristiano assieme ai giovani di ogni età e condizione sociale. Veronese “de soca“, nato nel rione di San Zeno, scrive poesie che ogni tanto, in ambienti diversi, declama e con l’aiuto di amici pubblica in simpatici libri che gli servono per raccogliere fondi per aiutare altri amici dispersi in terre di missione.

Il libro  ”Quel che me resta da dìr voi dirlo tuto…”, è un’opera, illustrata da Marco Rigo, su carta di pregio e con inchiostro profumato, scritta per contribuire a sostenere le Comunità di Don Franz Cremon a Shar nel Ciad e la “Casa Famiglia” che i salesiani hanno recentemente costituito a Chisinau in Moldavia.

Per sostenere il progetto ed avere copia del libro, versando un contributo minimo di €.10,00, è possibile contattare l’Associazione inviando una mail a verona@adiconsum.it