Per tutto il mese di marzo pubblicheremo alcune poesie di Arturo Gabanizza. Quel che me resta da dìr voi dirlo tuto… è  il titolo del suo libro più recente. Abbiamo deciso di pubblicare le sue opere – iniziando con un inedito scritto in occasione della Festa della Donna – per ricordarci che non siamo solo consumatori ma abbiamo anche altre necessità legate alla della vita. E quale mezzo migliore se non il dialetto per riportarci ai sentimenti più sinceri, per riportarci alla lingua materna? Come scrive Marco Campedelli, nella prefazione al libro, l’opera di Arturo è «un luogo da cui si può guardare fuori, per ascoltare tutti i dialetti del mondo». Per tutte le donne……

In Paradiso

al scominssiar del mondo

Adamo, el primo omo

disea al Padreterno

che l’era stufo d’essar solo

con tanto bendiddio…

Ghe mancava qualcossa

che ghe metesse forsa,

voia de vivar

allegria, sodisfassion…

“Va ben, va ben”

E el Signor sa fato su le maneghe,

el sa messo el grombialeto

g’à tira fora na costola da l’omo.

L’à modelà de fin

i bei fianchi rotondi,

la tira su

gaiarde colinete…

L’à sistemà fili de seda

su la so facia tonda…

La cavà fora la boca granda

dal bel color de fiama…

La postà i oci

fati a posta

pàr speciar el sol…

“Ecola qua caro Adamo

la to dona,

voghe ben

e pensighe voialtri

a fàr pulito!”

La storia l’è sta longa.

E la dona nel tempo

l’è deventà

la vera cossiensa

de l’umanità.

L’omo fasea la guera

e la dona stasea in casa

a curar le fèrìde.

Dona,

e te sarè mama,

creatura amada

che g’à rubà al Signor

el segret de la vita.

E così te saludo

amiga mia…

E a mi me piasarìa

vederte in giro ancora

a cantar la to belessa

e la bontà

e d’averte vissin

prima che mora!


Arturo Gabanizza ha più di settantanni, è salesiano di don Bosco e poeta. Coltiva l’amicizia come valore umano e cristiano assieme ai giovani di ogni età e condizione sociale. Veronese “de soca“, nato nel rione di San Zeno, scrive poesie che ogni tanto, in ambienti diversi, declama e con l’aiuto di amici pubblica in simpatici libri che gli servono per raccogliere fondi per aiutare altri amici dispersi in terre di missione.

Il libro  “Quel che me resta da dìr voi dirlo tuto…”, è un’opera, illustrata da Marco Rigo, su carta di pregio e con inchiostro profumato, scritta per contribuire a sostenere le Comunità di Don Franz Cremon a Shar nel Ciad e la “Casa Famiglia” che i salesiani hanno recentemente costituito a Chisinau in Moldavia.

Per sostenere il progetto ed avere copia del libro, versando un contributo minimo di €.10,00, è possibile contattare l’Associazione inviando una mail a verona@adiconsum.it

Dal web:

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