Adiconsum Verona denuncia l’utilizzo di firme digitali da parte di alcune società che propongono beni porta con collegati contratti di prestito.

L’associazione ha raccolto diverse segnalazioni da parte di cittadini che hanno ricevuto a casa venditori di depuratori d’acqua o di opere d’arte. Convinti di pagare con rate direttamente ai venditori, si sono resi conto solo successivamente di aver stipulato anche dei . La stipula del contratto avveniva mediante , senza che ai consumatori venisse fornita una adeguata spiegazione dei termini e delle condizioni del finanziamento.

“In molti casi”, spiega Adiconsum Verona, “i consumatori non si sono resi conto di firmare un vero e proprio contratto di prestito, con tutte le relative obbligazioni di rimborso, interessi e spese accessorie”.

Adiconsum Verona invita i cittadini a prestare massima attenzione nei contratti porta a porta; di non fornire buste paga o cedolini della pensione se non si intende fare un prestito.

In caso di sottoscrizione di un contratto con modalità ingannevoli, Adiconsum Verona offre assistenza ai consumatori per tutelare i loro diritti.

Cosa fare se si è firmato un contratto con firma digitale ingannevole:

  • Contattare Adiconsum Verona per ricevere assistenza;
  • Inviare una lettera di al venditore e alla finanziaria entro 14 giorni dalla consegna del bene;