Fai valere i tuoi diritti!
Associazione Difesa Consumatori APS
Si chiama Tares ed è la nuova tassa sui rifiuti che farà il suo esordio già dal prossimo gennaio. Il pagamento sarà, infatti, in 4 rate, fissate per legge a gennaio, aprile, luglio e dicembre. Le prime tre rate saranno scandite in base agli importi pagati come Tarsu o Tia nel 2012, a cui si aggiungeranno i 30 centesimi al metro per i servizi indivisibili.
Al saldo di dicembre, come accade oggi con l’Imu, gli importi potranno crescere in base alle scelte comunali. La Tares è ‘frutto’ del decreto SalvaItalia ma a farla entrare concretamente in vigore è il ddl Stabilità che sarà approvato entro la fine di quest’anno. Le stime concordano tutte: la nuova tassa sarà più cara delle vecchie Tarsu e Tia Perché? Presto detto: dovrà finanziare interamente il servizio di igiene ambientale, e dovrà occuparsi anche di illuminazione pubblica, manutenzione delle strade e così via. Per finanziare i «servizi indivisibili», in pratica, il Comune – come già detto – applicherà al tributo sui rifiuti una maggiorazione, pari a 30 centesimi (elevabile a 40) al metro quadrato: qualche decina di euro all’anno per abitazioni e negozi, quindi, e un conto più pesante per imprese, uffici, centri commerciali e così via. A pagare la nuova tassa saranno non solo i proprietari di case – come per l’Imu – ma anche gli affittuari dal momento che la Tares si applica a tutti coloro che «occupano o detengono locali o aree scoperte».
Secondo il Sole24Ore “in tutto, i contribuenti pagheranno un miliardo di euro all’anno, che lo Stato (cioè la fiscalità generale) “risparmierà” grazie a un taglio equivalente agli ex trasferimenti ai Comuni ora rivoluzionati dalla legge di stabilità”.
Tratto da helpconsumatori.it