Dalla mezzanotte di domenica 2 maggio sono entrate in funzione le telecamere sulla corsia preferenziale di viale Piave.
Nelle prossime settimane saranno, invece, accese quelle che si trovano in corso Cavour, Interrato dell’Acqua Morta (per il divieto di svolta in via Carducci) e via San Paolo (in entrambe le direzioni di marcia).
Il divieto di transito nelle corsie preferenziali e’ per tutti i mezzi non autorizzati – compresi ciclomotori e motocicli – per i quali, in caso di trasgressione, la sanzione e’ pari a 74€.
Sull’installazione dell’apparecchiatura di rilevamento non si discute. E’ purtroppo l’unico mezzo per evitare che le corsie preferenziali siano prese d’assalto.
L’Amministrazione, per contro, dovrebbe fare uno sforzo ed installare, anche se non e’ tenuta a farlo, dei cartelli in prossimità degli impianti circa l’esistenza e l’operativita’ degli stessi. Sarebbe l’applicazione della stessa filosofia dei controlli sulla velocità: la Polizia locale ne da’ preavviso all’utente della strada pubblicando l’elenco delle strade interessate. “Automobilista avvisato, mezzo salvato“. Sarebbe un ottimo modo per contenere il contenzioso e mantenere la fiducia del cittadino.
7500 vengono elevate ogni mese per accesso irregolare alla zona a traffico limitato della citta’: 250 automobilisti infrangono il divieto ogni giorno nonostante i cartelli anche di tipo luminoso, i ricorsi e le discussioni fuori e dentro il consiglio comunale. Per contro – secondo un rilevamento del 28 aprile eseguito dai vigili – quelli che hanno trasgredito, tra auto e motocicli, il divieto delle preferenziali sono stati 600 in un sol giorno: temo che i veronesi avranno da reclamare senza una visibile ed univoca segnalazione e nonostante gli aumentati costi dei ricorsi avanti il Giudice di Pace.

“Preferenziali, telecamere anti furbi”
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D.C.