Attivazioni e fatturazioni nel settore energetico, forniture e servizi non richiesti, e-commerce, clausole vessatorie nei servizi finanziari, pubblicità delle case automobilistiche e i cosiddetti “doni esperienziali”: sono stati questi i temi al centro del consueto incontro semestrale fra l’Antitrust e le Associazioni dei che s’è svolto nella sede dell’Autorità a Roma. Alla presenza del presidente Giovanni Pitruzzella e degli altri due componenti del collegio, Michele Ainis e Gabriella Muscolo, la riunione è servita a fare il punto della situazione in uno spirito di collaborazione reciproca.

La foto dell'incontro con le Associazioni

In questo contesto – ha esordito Pitruzzella – le vostre segnalazioni sono una cartina di tornasole della nostra attività in quanto permettono di verificare, per un verso, la consapevolezza dei consumatori riguardo ai loro diritti e, per altro verso, l’idoneità degli strumenti di tutela messi a disposizione dal legislatore per l’attività di enforcement”. Dopo aver passato in rassegna le principali questioni all’ordine del giorno, settore per settore, il presidente dell’ ha assicurato ai rappresentanti dei consumatori l’attenzione e l’impegno dell’Autorità in difesa dei loro diritti.

Sono stati poi i funzionari della Direzione generale Tutela della concorrenza, guidata da Giovanni Calabrò, a illustrare settore per settore gli interventi e i provvedimenti adottati nel 2015. Per la Direzione A che si occupa di Industria primaria, energia, trasporti e commercio, Iacopo Berti ha ricordato i sette procedimenti conclusi nel corso dell’anno sulle attivazioni non richieste di energia e gas; i quattro in fase di conclusione sulla fatturazione dei consumi; le due pratiche commerciali aggressive contestate; i tre procedimenti conclusi a dicembre nel settore idrico; e inoltre i provvedimenti assunti sull’e-commerce, sull’autonoleggio di operatori low cost, sul trasporto aereo, sui settori del Gpl e del fotovoltaico.

Per la Direzione B (Comunicazioni, finanza e assicurazioni, posta, immobiliare), Massimo Ferrero ha parlato di lotta alla contraffazione on line anche mediante adozione di provvedimenti cautelari, clausole vessatorie (casi PayPal e Allianz), di forniture non richieste per servizi di telecomunicazioni (Vodafone Exclusive, Tim Prime, Wind Maxi) e di recupero crediti: qui sono state irrogate sanzioni fra le più elevate di sempre (a Carige 1 milione di euro e 2 a Cattolica), mentre altri tre casi sono in via di definizione. Per la Direzione C (Industria pesante, chimica, farmaceutico e agroalimentare, meccanico e tessile, turismo e altri servizi), Laura Grenga s’è soffermata in particolare sugli interventi nel settore automobilistico (acquisto veicoli nuovi e usati), sulle informazioni da rendere al consumatore nella vendita on line di prodotti alimentari pre-imballati; sull’accoglimento degli impegni in merito ai cosiddetti “doni esperienziali”; sulle banche-dati on line e sulla tutela delle microimprese; e infine sui procedimenti più rilevanti in via di conclusione (Volkswagen, olio extra-vergine d’oliva, siti di incontri) e su quelli in fase di monitoraggio (Secondary ticketing).

Sono intervenuti successivamente i rappresentanti delle varie Associazioni presenti, manifestando un generale apprezzamento per l’attività svolta dall’ in questi campi e sollecitando un’attenzione ancora maggiore nella fase di ottemperanza ai provvedimenti. Oltre alla funzione “dissuasiva” delle sanzioni, secondo le organizzazioni dei consumatori occorre insistere anche sull’effetto reputazionale che queste possono esercitare sull’immagine e sull’affidabilità delle aziende interessate.

Tratto da agcm.it