Anche i cittadini veronesi hanno dimostrato di essere favorevoli alla gestione collettiva del servizio idrico e contrari all’ingresso di imprese private nel controllo del bene comune acqua. Il Comitato Acqua Bene Comune dal 24 aprile ha iniziato a Verona la raccolta delle adesioni firme per indire il referendum contro la privatizzazione della gestione dell’acqua. Sabato 26 giugno si è conclusa la campagna cittadina con due punti di raccolta firme in via Cappello presieduti dai componenti del Comitato. I risultati sono stati entusiastici: centinaia di persone si sono susseguite al banchetto.Moltissime si sono fermate spontaneamente, anche tra coloro che avevano già apposto la firma, attirate dall’occasione democratica di esprimere direttamente la propria opinione ed incuriosite da un’originale “installazione”. Nel punto di raccolta è stato, infatti, predisposto un teatrino, formato da sagome di cartone con soggetti raffiguranti i “ladri d’acqua”, macchie nere alle prese con furti di oggetti “acquatici” (nuvole, bicchieri, vasi di fiori…). Nel teatro “i cattivi” vengono sconfitti dall’eroe “Superacqua”, nei panni del quale i cittadini si sono cimentati, mettendoci la faccia e facendosi fotografare. Di volta in volta il “supereroe” ha  assunto diverse sembianze  come ad esempio  un’onda che ha travolto i “privati-ladri d’acqua” o un personaggio che dava uno schiaffo a chi voleva rubargli l’acqua.  Numerosi sono stati i fotografati che riceveranno ora l’immagine tramite e-mail.

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Il Codice del Consumo prevede all’art. 86 un’elencazione degli elementi che necessariamente il contratto di vendita di pacchetti turistici deve contenere. La disciplina che regola i servizi turistici è ispirata ad un regime rigoroso che si realizza attraverso la previsione di obblighi pre-contrattuali, contrattuali e post-contrattuali a carico sia dell’organizzatore che del venditore. Uno degli obblighi cui è tenuta l’agenzia di viaggio o il tour operator è quello di fornire tutte le informazioni sui documenti necessari alla partenza per un soggiorno all’estero.

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Negli ultimi mesi migliaia di italiani si sono mobilitati per una causa verso cui hanno dimostrato di tenere molto: firmare per il referendum sulla ripubblicazione dell’acqua. Un milione di firme sono state già raccolte per abrogare la riforma legislativa prevista dal “decreto Ronchi”, che mira a dettare una nuova serie di norme sui servizi pubblici locali.
Considerata la serie di proteste e dissensi che la proposta legislativa ha provocato, il Ministro Ronchi, che ha il mandato per le Politiche Comunitarie, si è sentito in dovere di fare chiarezza a suo modo. Ha dato infatti il via ad una sorta di operazione verità, intitolata “Acqua le ragioni dell’intervento”, un decalogo di “veri” e “falsi” riguardo la Legge, in cui spiega ed elenca le ragioni della riforma.
Le critiche gli sono state mosse dai referendari, dai movimenti dell’acqua bene comune e da tutti i difensori del servizio pubblico.
Alle ragioni presentate dal ministro nel suo comunicato ha risposto il Forum dei Movimenti per l’acqua, smentendo ogni “verità” presentata per fare chiarezza e difendere il decreto, e dimostrando che questo decalogo ministeriale è imperniato di una pura ideologia degna di una multinazionale.
Vediamo dunque brevemente come si articola questa difesa presentata dal Ministro.
Dopo aver specificato che l’obiettivo principe della riforma è quello di rendere più aperto e competitivo il settore dei servizi pubblici e che non c’è nulla contro la gestione pubblica, il ministro risponde con le sue verità alla obiezioni più frequenti che gli vengono mosse.

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Ecco l’ennesimo caso di truffa che Adiconsum Verona ha scovato. Ricordiamo che l’attenzione verso i contratti che si sottoscrivono va tenuta alta. Sovente si incontrano infatti inganni preparati ai danni del consumatore.
In particolare, ciò che vogliamo far conoscere è il comportamento di un azienda bolognese che propone contratti al di fuori di locali commerciali riguardanti l’acquisto di pacchetti turistici o singoli servizi turistici.
La proposta della ditta in questione in apparenza sembra molto conveniente: consente di usufruire di vacanze con agevolazioni economiche a prezzi inferiori rispetto alle agenzie di viaggio. Più precisamente propone di iscriversi ad un circuito che permette agli aderenti il diritto di fruire di cinque settimane di pernottamento ogni anno e per vent’anni in strutture, residence, villaggi e hotel a prezzi che vanno da minimo 90 euro ad un massimo di 420 a settimana, per un numero variabile di persone da due a sei, con in più la possibilità di acquistare offerte turistiche dai miglior tour operator e a prezzi favorevoli.

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