Fai valere i tuoi diritti!
Associazione Difesa Consumatori APS
Sei anche tu tra coloro che non avendo riportato sull’assegno la dicitura “NON TRASFERIBILE”, perché magari hai utilizzato un blocchetto degli assegni vecchio si è visto comminare una maxi sanzione? Per te ci sono delle importanti novità in vista, anche se è ancora presto per cantare vittoria.
La Commissione Finanze della Camera ha, infatti, approvato una proposta correttiva, presentata dall’on. Boccadutri, volta a ridurre la maximulta. Affinché però questa riduzione diventi realtà, è necessario che intervenga il Governo con un decreto che renda la sanzione proporzionale all’entità della violazione commessa. Il problema è che questo Governo è a fine legislatura e non si sa se riuscirà ad emanare il nuovo provvedimento.
Riportiamo per completezza di informazione, un breve vademecum dell’Abi-Associazione bancaria italiana, su come compilare correttamente un assegno e non incorrere così in sanzioni. Secondo disposizioni di legge, infatti, gli assegni bancari, circolari o postali di importi pari o superiori a 1.000 euro devono riportare i seguenti elementi:
· data
· luogo di emissione
· importo
· firma
· nome del beneficiario
· la scritta “non trasferibile”.
L’importanza della clausola “non trasferibile”:
· Se l’assegno non contiene tale dicitura, ricordati di apporla per importi pari o superiori a 1.000 euro;
· In caso di mancata indicazione della clausola “non trasferibile”, vai incontro ad una sanzione da 3.000 a 50.000 euro oppure ad un’oblazione che va dai 6.000 ai 16.600 euro.
Assegni in forma libera
Se vuoi utilizzare un assegno senza la dicitura “non trasferibile” per importi inferiori a 1.000 euro devi farne richiesta alla tua banca e pagare un’imposta di bollo di 1,50 euro, che poi la banca pagherà all’Erario.