Ha cambiato veste lo scontrino fiscale attestante l’acquisto di un pneumatico nuovo. Dal 7 settembre scorso, infatti, esso riporta in modo chiaro e trasparente il contributo ambientale relativo ai costi di gestione e al recupero dei fuori uso (PFU).

Sia ben chiaro – precisa Pietro Giordano, Segretario generale Adiconsum – il contributo ambientale per lo smaltimento dei vecchi pneumatici non è una tassa! Con il nuovo scontrino, il prezzo di raccolta e recupero, prima inserito nel prezzo di servizio, viene reso visibile e verificabile dal consumatore, permettendo così al consumatore di conoscere l’effettivo costo del pneumatico e di compararlo con quello applicato dagli altri punti vendita. Inoltre, e cosa di non poco conto, il recupero dei pneumatici contribuisce alla lotta alle speculazioni e alle pratiche illegali e a contrastare il fenomeno delle discariche abusive, riducendo così i costi di bonifica delle zone contaminate sostenuti dai consumatori. Per questo Adiconsum insieme con Ecopneus (Società consortile per la raccolta e il trattamento dei pneumatici fuori uso) ha lanciato la Campagna “Vi siete mai chiesti che fine fanno i pneumatici fuori uso?” per informare i consumatori dell’importanza della raccolta e del corretto trattamento di questa tipologia di rifiuto.

Sul sito www.contributopneumatici.it, a cui si può accedere anche dal banner dedicato presente sul sito www.adiconsum.it, è possibile conoscere i dati del nuovo sistema e seguire i vari step della Campagna informativa (pubblicazioni,interviste, ecc.).

La creazione – conclude Giordano – di un sistema efficiente ed efficace della raccolta e del recupero dei PFU contribuisce alla promozione di un’economia del riciclo in grado di garantire sviluppo economico e nuova occupazione.

Per approfondimenti:

www.contributopneumatici.it