Un cittadino veronese si è rivolto ad Adiconsum Verona nel marzo 2024 dopo aver ricevuto una bolletta esorbitante di 14.485 euro dal suo precedente fornitore di luce e gas (Switch luce e gas).

Sconvolto dall’importo spropositato, il cittadino ha chiesto aiuto all’associazione per fare chiarezza sulla situazione. I consulenti di Adiconsum Verona, verificando la fattura, hanno constatato che le letture del contatore non erano state aggiornate da oltre due anni, facendo emergere un’incongruenza evidente.

L’associazione ha quindi inviato una PEC al fornitore contestando l’importo fatturato, ma inizialmente non ha ricevuto alcuna risposta. Di fronte al silenzio del gestore, Adiconsum Verona ha inoltrato ulteriori PEC di sollecito, segnalando la vicenda anche all’Autorità per l’ elettrica e il gas (ARERA).

Finalmente, il 12 giugno 2024, la società energetica ha risposto con una PEC ufficiale, ammettendo l’errore e annullando la bolletta incriminata.

“È sconcertante che un’azienda possa commettere un errore di tale gravità, addebitando un importo così esorbitante a un cliente senza alcun fondamento”, dichiara il presidente di Adiconsum Verona. “In questo caso, la tempestiva azione del nostro cittadino e il supporto dell’associazione sono stati determinanti per ottenere giustizia. L’episodio evidenzia la necessità di una maggiore tutela dei consumatori da parte delle aziende energetiche, soprattutto in un momento di forte tensione sui prezzi dell’energia”.

Adiconsum Verona resta a disposizione dei cittadini per supportarli in caso di controversie con le aziende fornitrici di luce e gas, offrendo assistenza e consulenza per la tutela dei loro diritti.

L’associazione invita inoltre tutti i consumatori a prestare attenzione alle ricevute, verificando attentamente i consumi fatturati e contestando eventuali importi anomali.