Continua e si arricchisce l’attività del per rendere più trasparente il prezzo finale dei e consentire ai consumatori di scegliere con consapevolezza la pompa cui fare rifornimento. L’OsservaPrezzi sbarca, infatti, su smartphone e tablet grazie ad una app, scaricabile gratuitamente da google play ed apple store (tra qualche giorno), messa a punto dal ministero con la collaborazione di Unioncamere e Infocamere.

“Si tratta di un’iniziativa importante – ha spiegato il sottosegretario Simona Vicari – non solo perché è la prima ‘app’ targata Mise, ma soprattutto perché forniamo ai consumatori uno strumento utile, grazie al quale sarà possibile accedere facilmente ai vari listini e scegliere il gestore più conveniente. Oggi, inoltre, compiamo un passo ulteriore verso la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, aumentando la trasparenza e rendendo fruibili in modo dinamico sui propri dispositivi mobili i dati raccolti, già normalmente pubblicati on-line nel sito dell’Osservatorio carburanti, in attuazione della vigenti previsioni legislative sulla conoscibilità dei ”.

La app non è né un punto di arrivo, né di partenza: “L’operazione trasparenza è iniziata da qualche anno con la legge 99/2009 che ha previsto per i gestori degli impianti di distribuzione dei carburanti l’obbligo di comunicazione al MISE dei prezzi praticati a fini di pubblicazione. Sono seguiti due decreti attuativi, del 2010 e del 2013, che hanno dato il via libera il primo, ad una piattaforma sperimentale, il secondo ad un obbligo generalizzato” ha spiegato Gianfrancesco Vecchio, direttore generale Mise per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica, aggiungendo che l’obiettivo principale è quello di contribuire a contenere la spesa dei carburanti che incide per il 5% sui bilanci familiari.

Ad oggi circa il 70% degli impianti (17.113 su 24 mila) comunicano almeno settimanalmente il prezzo praticato e il prezzo pubblicizzato deve corrispondere a quello praticato. In caso contrario il consumatore può denunciare il distributore al Sindaco del Comune o alla polizia locale al quale può essere comminata una sanzione che varia da 516 a 3098 euro. Anche i distributori che non comunicano il prezzo possono subire una sanzione e per scovarli il Mise ha chiesto la collaborazione della Guardia di Finanza.

L’app è molto semplice da utilizzare: è possibile effettuare ricerche in zona (raggio di 5 km) o su percorso. I risultati della ricerca sono visualizzabili su mappa o come elenco impianti. Per la ricerca in zona, dopo aver selezionato il tipo di carburante, appaiono sullo schermo gli impianti sulla base della localizzazione contraddistinti da un colore che fornisce una prima indicazione del livello di prezzo (verde chiaro il più economico e rosso il meno economico). Per avere contezza dei prezzi praticati su un percorso occorre indicare, invece, la località di partenza e quella di arrivo.

Per saperne di più è possibile consultare il sito https://carburanti.mise.gov.it oppurewww.osservaprezzi.mise.gov.it

Tratto da helpconsumatori.it