Il Consumer Conditions Scoreboard è un documento redatto dalla DG SANCO con l’obiettivo di analizzare il funzionamento del mercato unico dal punto di vista dei , per quello che riguarda scelta, prezzi e soddisfazione. Dal 2010 questo documento è pubblicato due volte l’anno. Una versione, quella appena pubblicata, esamina l’integrazione del mercato al dettaglio europeo e monitora le condizioni che i trovano sul proprio mercato nazionale, l’altra si occupa invece di analizzare in profondità 50 mercati differenti in Unione Europea con l’intento di individuare quelli che funzionano peggio dal punto di vista dei , al fine quindi di identificarne i problemi e le possibili soluzioni.

L’ultimo rapporto pubblicato dalla Commissione evidenzia come la protezione dei diritti dei consumatori vari sensibilmente da un paese della all’altro e come solo il 35% degli europei abbia fiducia negli acquisti online presso venditori di altri Paesi . Questi sono alcuni dei risultati che emergono dal quadro di valutazione del 2013, e che dimostrano la necessità di nuovi incentivi per far sì che i consumatori possano con la stessa fiducia e facilità fare acquisti, sia online che offline, in tutta la . Un risultato particolarmente evidente è anche la diminuzione della fiducia dei consumatori, che va di pari passo con l’aumento dei ricorsi.

I risultati chiave che la Consumer Scoreboard ci fornisce possono essere così riassunti:

il commercio elettronico è in crescita, soprattutto nel mercato interno

La quota di consumatori che usano il commercio elettronico a livello nazionale è aumentata dal 38% al 41% rispetto a un aumento dal 9,6% all’11% degli acquisti transfrontalieri. Ciononostante, i consumatori si fidano di più ad acquistare da venditori domestici, piuttosto che da altri paesi UE. Tra le possibili ragioni di questa preferenza si rimarcano l?impossibilità di effettuare un acquisto perché, ad esempio, non esistono possibilità di consegna nel paese del consumatore o perché il venditore online non accetta carte di pagamento estere.

le condizioni dei consumatori variano notevolmente all?interno dell’UE

La percentuale dei consumatori che si sente tutelata in modo adeguato dalla normativa comunitaria varia dal 18% al 76%. In genere, le condizioni dei consumatori sembrano essere più favorevoli nell’ settentrionale e occidentale.

La maggior parte dei paesi entrati nell’UE dopo il 2004 hanno visto migliorare le condizioni dei loro consumatori rispetto alle ultime 3 edizioni dello Scoreboard.

Le differenze tra consumatori risultano essere anche sociodemografiche: anziani, persone con grado di istruzione basso, disoccupati, operai e consumatori che non hanno un collegamento Internet a casa sono tra coloro che beneficiano meno dei loro diritti e delle opportunità messe a disposizione dal Mercato interno.

i consumatori conoscono poco i propri diritti

Nonostante i progressi compiuti in ambito legislativo, risulta ancora che un numero troppo grande di consumatori non conosce a sufficienza i propri diritti fondamentali. Sette consumatori su dieci non sanno cosa fare quando ricevono prodotti che non hanno ordinato. Anche i venditori non se la passano meglio: dall?indagine emerge che meno di un terzo dei venditori conosce le norme relative al ritiro dei prodotti difettosi.

aumentano gli acquisti “verdi”

Secondo quattro consumatori su dieci, l?impatto ambientale di un bene o di un servizio ha influenzato il loro acquisto ( nel 2011 erano solo il 28%). Quei consumatori ( circa il 30%) che invece non basano le loro scelte sull?impatto ambientale lo fanno per la mancanza di informazioni pertinenti, il prezzo elevato e la diffidenza nei confronti delle diciture sul rispetto dell’ambiente.

Per maggior informazioni, a questo link la versione completa dello Scoreboard (.pdf)  (in inglese)