Il Presidente dell’Autorità Garante della Concorrenze e del Mercato, Antonio Catricalà, ha annunciato di recente (comunicato stampa del 13.11.2010 consultabile su agcm.it) di voler proseguire l’operazione “trasparenza” sulle pratiche commerciali di alcune grandi catene di distribuzione.  In particolare l’attenzione dell’ si è concentrata sul comportamento che le aziende hanno tenuto nei confronti della clientela. Ovvero se le stesse imprese abbiano agito correttamente nell’informare la clientela sull’esistenza della garanzia legale sui prodotti e sulle differenze con la garanzia convenzionale offerta a pagamento o meno.

I procedimenti sono stati avviati nei confronti di Eldo; Expert Italy, Papino Elettrodomestici e Leso Elettrodomestici, quest’ultimo di Verona, (tutti a marchio Expert); Di Salvo e Della Martira e di catene della grande distribuzione non specializzata (Carrefour, Auchan, PAM-Panorama, FINIPER).

Proprio per dare ai consumatori – si legge nel comunicato dell’Autorità – indicazioni precise sui loro diritti in materia di garanzia legale l’Antitrust ha disposto una breve guida sulla garanzia legale del venditore, da oggi disponibile sul sito agcm.it

I procedimenti – continua il comunicato -, avviati nelle scorse settimane, fanno seguito ai 5 già conclusi con l’accettazione di impegni da parte Mediamarket (marchio Mediaworld), Unieuro, SGM Distribuzione (marchio MarcoPoloExpert), Euronics e Nova (marchio Euronics), DPS Group e DML (marchio Trony), GRE ed Estendo.

Anche la nostra Associazione ha ricevuto le denunce dei consumatori, che si sono rivolti anche al call-center dell’Antitrust. Le imprese oggetto delle istruttorie – afferma Catricalà – avrebbero tenuto comportamenti commercialmente scorretti tali da confondere la clientela: dalle informazioni carenti sui termini per l’esercizio dei diritti relativi alla garanzia legale biennale “di conformità” (riparazione e/o sostituzione), al rifiuto di riconoscere l’applicabilità della garanzia stessa o di sostituire il prodotto difettoso come richiesto.

 Alcuni consumatori – precisa l’Antitrust – hanno lamentato di avere ricevuto indicazioni insufficienti o fuorvianti sulle condizioni e le modalità di esercizio del diritto alla sostituzione. Altri hanno denunciato di non essere stati informati sui tempi dell’intervento di riparazione o di avere dovuto attendere a lungo prima di riavere il bene riparato o, ancora, di avere dovuto pagare le spese per la riparazione o per il trasporto benché il prodotto fosse in garanzia.

Anche da questa nuova tornata di istruttorie in corso emerge, più in generale, – afferma l’Autorità –  la difficoltà per la clientela di individuare il soggetto cui rivolgersi per l’assistenza: molti consumatori non sanno che devono rivolgersi al venditore per far valere la garanzia legale della durata biennale. Spesso sono indirizzati dagli stessi venditori ai Centri di Assistenza Tecnica (CAT) dei produttori, con il pretesto che in questo modo possono ottenere la riparazione in un tempo più breve, ma in realtà la garanzia del produttore che in tal caso viene fornita dai CAT è spesso più ridotta rispetto a quella legale dovuta dal venditore, sia come durata che come ampiezza dei difetti coperti.

Tutti i consumatori interessati a far calere il proprio diritto possono rivolgersi alla nostra Associazione o svolgere una segnalazione tramite il call center dell’Agcm. E’ ON LINE, INOLTRE, SUL SITO AGCM.IT UNA MINI GUIDA SUI DIRITTI DEL CONSUMATORE per aiutare il cittadino a far valere il suo diritto.