Si è svolta ieri, lunedì 11 novembre, la Giornata nazionale contro la . A Verona, ha scelto di promuoverla organizzando un evento pubblico che ha coinvolto anche le classi IV e V delle scuole superiori veronesi Lorgnia Pindemonte e Istituto Canossiano. E’ stato un incontro denso di interventi su legalità e giustizia, contro la contraffazione e il mercato illegale.

All’apertura i saluti delle autorità che hanno introdotto le principali tematiche. Il Prefetto Perla Stencari ha spiegato che “il falso toglie dignità: la contraffazione, con tutte le sue implicazioni di illegalità e lavoro nero, toglie una parte importante della vita di ognuno“. L’Assessore al Commercio del Comune di Verona, Enrico Corsi, che ha portato il saluto del Sindaco, ha posto l’attenzione sulla falsificazione estera dei prodotti , la più importante da combattere ed eliminare. I settori maggiormente colpiti sono l’agroalimentare e la moda. Il fenomeno dell’ – il triste fenomeno di ingannare il consumatore con marchi molto simili agli originali – danneggia gravemente l’economia italiana e inganna i consumatori esteri. Stefano Quaglia, Provveditore agli studi di Verona, ha affermato “costa molto essere autentici, ma alla fine l’onestà paga”.

L’intervento di Paolo Arena, Presidente Confcommercio Verona, ha dato inizio ai lavori. Sull’economia totale, circa il 30% è commercio di prodotti contraffatti. Dietro a ciò spesso ci sono reti di sfruttamento della criminalità organizzata. I prodotti italiani sono contraffatti in tutto il mondo. Perché? Il motivo è semplice: tutti li vogliono e infatti, effettivamente, sono i più copiati e falsificati. Il Made In Italy rappresenta una garanzia di buona fattura e qualità, riconosciuta da tutto il mondo.

Molti spunti e molte informazioni sono state messe a disposizione dei ragazzi e di tutti gli uditori, entrando nel vivo della mattinata. Si è voluto dare alla manifestazione un taglio informativo allo scopo di fornire strumenti e metodi di riconoscimento dei prodotti falsi e di tutela contro le truffe. Non da meno, le implicazioni per la salute riguardano ogni settore economico. Nell’abbigliamento, nell’alimentare, nel mercato dei cosmetici e del farmaco, i prodotti falsi possono avere forti ripercussioni sullo stato di salute delle persone che ne vengono a contatto. Il Presidente della Coldiretti Claudio Valente, ha parlato di “agropiraterie” e di “agromafie”, con particolare riferimento all‘Italian sounding che è particolarmente diffuso.

Come ci si difende? Davide Cecchinato, Presidente Adiconsum Verona, ha fatto il punto su alcune strategie per riconoscere prodotti contraffatti. Il primo indicatore è quello del prezzo: se è eccessivamente inferiore rispetto agli standard di quel determinato prodotto significa che molto probabilmente c’è qualcosa che non va. I rischi per la salute non sono assolutamente da sottovalutare: per esempio si è riscontrato un aumento del 4% di dermatiti a causa dei materiali e delle lavorazioni dei prodotti non conformi. La è obbligatoria e deve essere ben visibile e indelebile, su abbigliamento, accessori e giocattoli: è fondamentale perché significa che quel prodotto è stato realizzato con materiali sicuri e conformi alle normative comunitarie. La sua assenza è un chiaro segnale di prodotto falso e quindi potenzialmente nocivo. É importante capire che a fronte di un vantaggio economico iniziale ci possono essere, in seguito, conseguenze negative ben più importanti.

Infine, la contraffazione nel mercato del farmaco è stata approfondita da Marco Bacchini, Presidente Federfarma Verona. I farmaci falsi possono contenere quantità alterate di principio attivo, non contenerne affatto o essere composti con altri principi non dichiarati sul foglietto informativo. Possibili reazioni allergiche ed effetti collaterali sono solo due tra gli innumerevoli rischi che ne conseguono.

Nel corso del convegno sono stati anche proiettati dei filmati: Crozza, Totò, Le Iene e Fiorello sono solo alcuni dei personaggi che con i loro sketch hanno contribuito a rendere più viva la percezione della negatività del fenomeno della contraffazione in tutti i partecipanti al convegno.