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Associazione Difesa Consumatori APS
L’insicurezza economica c’è e si continua a sentire. Forse un po’ meno degli anni passati,stando all’indagine realizzata fino dai primi mesi del 2014 nell’ambito del progetto Facciamo i conti! Regole e consigli su credito ai consumatori e finanziamenti, giunta alla sua quarta edizione e presentata oggi in Camera di Commercio. Si tratta di un’iniziativa di informazione a favore dei cittadini e delle famiglie in tema di accesso al credito, prevenzione del sovraindebitamento e uso responsabile del denaro. E’ promosso dalle Associazioni di Consumatori Veronesi, Adiconsum Verona, Lega Consumatori Verona e Adoc Verona, ed è cofinanziato dalla Camera di Commercio di Verona con il patrocinio dell’Ordine dei Dottori commercialisti e degli esperti contabili di Verona.
Obiettivo dell’indagine è stato verificare la percezione della crisi da parte delle famiglie veronesi, la conoscenza dei principali strumenti finanziari e il livello di ricorso al credito ai consumatori. La ricerca, effettuata attraverso la somministrazione di oltre 1000 questionari, ha avuto poi lo scopo di individuare strumenti e azioni di sostegno per i consumatori e le famiglie veronesi, particolarmente colpiti dalla crisi finanziaria.
Il 43% degli intervistati veronesi ha dichiarato che la situazione economica del 2014 è meno sicura dell’anno precedente ma nel 2013 il 49% e nel 2012 il 59% degli intervistati dichiarava di stare peggio dell’anno passato.
Nel 2014, quindi si può affermare che si è ridimensionata la percentuale di persone che percepiscono un aggravamento della situazione economica, ma ciò non nasconde, comunque, un’importante e diffusa percezione di insicurezza economica. E’ rimasta invece stabile tra il 2013 e il 2014 la percentuale delle persone intervistate che hanno dichiarato di non avvertire alcuna variazione della propria situazione economica (37%)
Riduzione delle spese
La gran parte degli intervistati nel 2013 (75%) e nel 2014 (63%) ha dichiarato di avere ridotto le spese negli ultimi 12 mesi. Anche su questo particolare aspetto il dato del 2013 evidenziava in questo caso, tuttavia, una maggiore difficoltà economica perché la percentuale dei soggetti che hanno contratto le uscite era superiore (circa il 12% in più).
La quota più significativa degli intervistati (37%) hadichiarato che nei successivi 12 mesi avrebbe speso più soldi e ridotto le spese (63%). Il 48% ha dichiarato inoltre che avrebbe ridotto gli acquisti personali.
Ricorso al credito
Il 25% degli intervistati ha dichiarato di avere fatto ricorso al credito (nel 2013 la percentuale era più elevata, pari al 30%) e il 6% ha detto che nel futuro avrebbe potuto farne ricorso (nel 2013 la quota era pari all’8%). Il canale preferenziale per accedere al credito rimane la banca (per 75% degli intervistati), seguita dalla società finanziarie (19%), mentre il 6% dichiara di avere fatto ricorso al credito direttamente in sede di acquisto del prodotto presso il negozio. Se “solo” il 6% degli intervistati ha dichiarato di dovere ricorrere al credito in futuro, costituisce un segnale allarmante il fatto che il 21% di questi, abbia dichiarato di dovere ricorrere a forme di finanziamento per fare fronte a spese mediche e per l’acquisto di beni di prima necessità (14%). Nel 2012 la quota più rilevante era rappresentata dall’esigenza di estinguere debiti precedentemente contratti (8%).
“Questo dati – dice Emanuele Caobelli, Consigliere camerale in rappresentanza delle Associazioni di consumatori possono essere interpretati attraverso plurime letture. in ogni caso pare emergere una percezione di minore difficoltà economica, che tuttavia è sempre diffusa e avvertita dalla maggior parte degli intervistati. Ciò interroga e stimola le associazioni dei consumatori a individuare con le istituzioni pubbliche strumenti di sostegno per le famiglie. Alla luce di questi dati non si può che avvertire la necessità di un rinnovato e più forte impegno di questi soggetti nel realizzare interventi e buone prassi come il progetto oggi presentati nell’edizione diretti a fornire un concreto aiuto alle famiglie veronesi in difficoltà”.