La Legge Regionale 15/2009 è stata redatta, dal suo primo e unico firmatario Raffaele Bazzoni, recependo una situazione di crescente difficoltà delle ULSS del Veneto e più in generale di tutto il settore sanitario pubblico della regione. Negli ultimi anni è aumentato sensibilmente il ricorso al contenzioso sanitario per cosiddetti casi di “malasanità”. Determinando costose ricadute sulle casse della Regione per sempre più cospicue coperture assicurative a carico delle Unità Sanitarie Locali e delle Aziende Ospedaliere venete. Nell’anno 2008 la Regione Veneto ha pagato complessivamente premi per quasi 40 milioni di €.
Le premesse non considerano l’aspetto umano delle persone che vivono la difficile realtà di casi sanitari che molto spesso hanno una conclusione non positiva per colpe o responsabilità delle strutture sanitarie regionali. Ulteriore finalità della legge è quella di ridurre il fenomeno della cosiddetta “medicina difensiva”, che porta alla prescrizione di accertamenti diagnostici non strettamente indispensabili prima di ogni intervento medico o chirurgico, al solo scopo di acquisire strumenti difensivi nella prospettiva di una eventuale, ma prevedibile, lite giudiziaria. Tale legge inoltre istituisce un’apposita Commissione Regionale Conciliatrice competente per tutti i casi in cui si ritenga vi sia stato un danno, un errato o mancato intervento terapeutico.

Il redattore della LR 15/2009, già Presidente della V° Commissione Regionale Sanità e Sociale, Raffaele Bazzoni,  ha voluto racchiudere in questo breve testo normativo (solo 7 articoli) una soluzione facoltativa, celere ma assolutamente efficace da contrapporre alla farraginosità e alle lungaggini del nostro sistema giudiziario. Gli elementi su cui si basa la LR sono:

-Commisione Conciliatrice  (composta da 3 membri: magistrato a riposo, avvocato e medico legale);

-tempi certi (al max 180 gg);

-capacità di intervento da 1.500€ a 500.000€ .

Il testo è stato impugnato dal Governo in quanto l’esecutivo riteneva la normativa introdotta materia di competenza statale. Inoltre si eccepiva un rischio di difformità tra cittadini di regioni diverse in presenza di problematiche identiche. La sentenza 178/2010 depositata dalla Corte Costituzionale lo scorso 14 maggio riconosce alla Regione Veneto la completa autonomia decisionale e respinge il mancato rispetto degli artt. 11 e 117 della Costituzione, anzi dà atto di aver voluto porre in essere un comportamento positivo volto all’efficientamento e alla  risoluzione di una problematica che in futuro si presume avrà un notevole aumento casistico.

Gianluca Dall’Oglio

Approfondimenti:

Legge Regionale n15 del 2009 (.pdf)

Sentenza Corte Costituzionale n 178 del 2010 (.pdf)