Fai valere i tuoi diritti!
Associazione Difesa Consumatori APS
Sono più di 150 i veronesi che hanno già aderito alla costituzione di parte civile nel processo penale per le multe T-Red, i c.d. semafori intelligenti. L’azione promossa da Mario Zampedri e le Associazioni di consumatori veronesi (Adiconsum, Lega consumatori, Federconsumatori e Movimento consumatori) è tesa alla restituzione degli importi pagati dai multati ed è stata intrapresa alla luce dell’udienza preliminare prevista per il 30 novembre p.v. davanti al Tribunale di Verona.
Il 30 novembre toccherà pertanto al Giudice, dott.ssa Donati, valutare l’opportunità di dare corso al procedimento vero e proprio ed iniziare a far luce su una vicenda che ha coinvolto decine di impianti semaforici in tutta Italia.
Per migliaia di automobilisti veronesi sarà così possibile, dopo anni di indagini, perizie e contro perizie, capire se si potrà ottenere la restituzione delle somme versate.
Secondo le accuse della Procura della Repubblica di Verona Cairoli, Lovato e Trabucchi devono rispondere del reato di truffa, commesso tra Colognola ai Colli e Illasi fino al 24 gennaio 2008. A parere dell’accusa, i due impianti dei semafori T-red, installati in località Donzellino di Illasi e sulla Provinciale 10 in val D’Illasi in via Filzi, avevano la luce gialla inferiore ai 4 secondi. In questo modo, riporta il provvedimento della Procura, era stato impedito l’arresto del veicolo in condizioni di sicurezza. La truffa sarebbe poi consistita nell’infliggere le migliaia di multe sulla base di inesistenti verbali. Il motivo? Quelle sanzioni erano state elevate direttamente dalla Citiesse di Rovellasca quando quel compito spetta, invece, al Comando dei vigili urbani dei Comuni dell’est Veronese. Da qui l’accusa di falso in atto pubblico. La truffa alle migliaia di automobilisti sarebbe consistita anche nell’ingiusto danno economico loro provocato «con l’irrogazione della multa di 138 euro più 10,60 di spese e decurtazione di sei punti della patente». In tal modo, sempre a parere della Procura, la Citiesse guadagnava di 29,10 euro oltre Iva per ogni multa ed il resto finiva nelle casse dell’Unione dei vigili urbani dell’est Veronese.
Mario Zampedri e le Associazioni di consumatori ricordano che tutti i cittadini multati tramite le attrezzature semaforiche T-Red possono costituirsi parte civile nel processo penale entro il 24 novembre 2010. La costituzione di parte civile è un adempimento necessario per chi vuole avere la possibilità di recuperare le somme corrisposte e il riconoscimento del danno morale subito a causa delle multe.
Per aderire all’iniziativa i diretti interessati debbono partecipare personalmente (non sono ammissibili deleghe a terzi) a uno dei seguenti incontri organizzati per raccogliere la necessaria documentazione e la sottoscrizione del mandato:
Ai suddetti incontri è necessario consegnare la necessaria documentazione. Ovvero la copia del verbale, del pagamento del verbale e dei documenti di riconoscimento (carta d’identità e codice fiscale) dell’intestatario del verbale.
Se i punti patente sono stati detratti a soggetto diverso dall’intestatario dell’infrazione sono necessari anche copia della lettera di detrazione punti e la carta di identità e del codice fiscale del soggetto a cui i punti sono stati detratti. Anche in questo caso l’interessato deve presentarsi personalmente assieme al destinatario del verbale.
Se si è provveduto al pagamento dell’ulteriore sanzione per la mancata comunicazione di chi fosse il conducente è necessario consegnare copia anche del citato verbale e del pagamento dello stesso. (Nell’eventualità che siano stati smarriti i verbali, la costituzione di parte civile è comunque possibile. Durante gli incontri di seguito elencati saranno fornite le necessarie informazioni).
Se la contravvenzione fosse stata elevata nei confronti di una società è necessario che tutti gli adempimenti vengano svolti personalmente dal rappresentante legale della stessa.
Possono aderire i cittadini che sono stati multati per infrazioni semaforiche rilevate nei seguenti comuni: Val d’Illasi (impianti che erano presenti nel Comune d’Illasi e Colognola ai Colli); Sant’Angelo di Romagna; Fiesole; Pineto; Pieve a Nievole; Larciano; Pistoia; Monsummano Terme; Pianoro; Castelnuovo Magra; Lerici; Certaldo; Castelfiorentino; Lastra a Signa; Badia Polesine e Guarda Veneta. Viene chiesto un contributo pari ad €.50,00 per iscrizione e spese legali.
L’udienza è stata fissata per il 30 novembre 2010 pertanto i multati non potranno partecipare alla costituzione di parte civile se non forniranno la richiesta documentazione entro il 24 novembre 2010 perdendo così ogni possibilità di restituzione delle somme pagate.
Ascolta l’approfondimento del 19.11.2010 su Radio Adige (link esterno su radioadige.it): Mario Zampedri e Davide Cecchinato con l’aiuto della giornalista Anna Ortolani hanno risposto alle domande degli ascoltatori.
A Gorizia consigliano questa strada http://bora.la/2010/11/24/t-red-e-possibile-presentare-ricorso-contro-le-cartelle-esattoriali-gentile-tutta-colpa-di-brancati/
ci sono infatti tanti che non hanno pagato e non hanno fatto ricorso neanche qui