La nube radioattiva giapponese ha fatto il suo “transito” anche sulla nostra provincia. Così almeno dovrebbe essere. Le istituzioni fanno sapere che le tracce della stessa sono talmente basse che è difficile rilevarle. L’Arpav (Agenzia Regionale per la prevenzione e protezione ambientale del Veneto) ha precisato più volte che nel particolato atmosferico non si evidenzia la presenza di Iodio 131 e Cesio 137.Eppure da alcuni giorni le farmacie scaligere hanno aumentato la vendita di pastiglie di iodio. Le compresse dovrebbero proteggere dagli effetti infausti delle radiazioni. Evidentemente alcuni cittadini non si fidano delle rassicurazioni. Lo stesso dicasi per i ristoranti di sushi della città. Secondo i giornali i risoranti sarebbero oggetto di richieste di delucidazioni sulla provenienza del cibo servito. Gli imprenditori della ristorazione orientale rassicurano la clientela circa la salubrità delle pietanze. Riso, alghe nori, pesce, salsa di soya e birra provengono da società che hanno base in Europa, Cina e Turchia. Con buona pace del mangiar tipico.

Anche l’Unione Europea, di fronte all’allarme lanciato dall’Organizzazione mondiale della sanità – che ha definito ”grave” la contaminazione radioattiva di cibo in Giappone -, ha rassicurato la popolazione. Il rischio per i consumatori europei è “basso” anche perchè il Giappone è autorizzato a esportare solo alcune tipologie di prodotti ittici.

Controlli precauzionali intanto sono stati predisposti dal Ministero della Salute sui prodotti che arrivano dal Giappone. Dopo l’11 marzo tutto quello che importiamo di agroalimentare dall’estremo oriente è soggetto a controlli preventivi.

Probabilmente un vero rischio contaminazione non c’è. Alcune scelte del consumatore scaligero sono dettate dalla fobia più che dalla ragione. Nel mondo iperconnesso e globalizzato si teme quel che accade a migliaia di chilometri di distanza. Ma si dimentica che è più facile essere vittima dello smog o del colesterolo che della radioattività nipponica. La psicosi è anche veronese.

Approfondimenti:

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