Inizia Giovedì 7 aprile la 45ma edizione di Vinitaly, il Salone internazionale del vino e dei distillati. In contemporanea si celebreranno AgrifoodRassegna dell’agroalimentare di qualità, EnolitechVetrina di tutte le nuove applicazioni e tecnologie della filiera eno-olivicola e SolSalone internazionale dell’olio extravergine di qualità. Verona si trasforma nella capitale dell’ e dell’agroalimentare. In un periodo in cui il prodotto alimentare italiano di qualità soffre l’attacco della contraffazione la manifestazione scaligera deve essere l’occasione per unirsi nella salvaguardia della eccellenza agroalimentare italiana e veneta.

Tra i numerosi appuntamenti in programma ricordiamo quelli dedicati alla tracciabilità del prodotto, al consumo interno, all’impegno della filiera per superare la crisi e alle visioni e proposte per l’ovicoltura italiana.

Giova ricordare al riguardo che  la vera «battaglia» per la tutela del prodotto italiano di qualità si gioca a livello europeo. Aspetto quest’ultimo che è stato evidenziato anche nel convegno celebrato a Bruxelles il 24 marzo: “Prosecco: più che un vino,una cultura”. L’incontro, organizzato in collaborazione con Regione Veneto, Provincia di Treviso e i maggiori consorzi di tutela Prosecco Doc, ha visto la partecipazione anche del Presidente della Commissione Agricoltura, Paolo De Castro.

All’evento l’europarlamentare Antonio Cancian ha sottolineato che «l’Unione europea deve svolgere un ruolo decisivo a tutela dei suoi prodotti, soprattutto di quelli, come il Prosecco, le cui prospettive di esportazione verso mercati extracomunitari sono in aumento, prodotti che non temono la concorrenza, ma chiedono tutela. Il problema che pone la produzione di Prosecco all’estero non è soltanto italiano ma di dimensioni europee, in quanto solo l’Ue, con la sua forza economica, può riuscire ad abbattere la concorrenza sleale dei Paesi terzi. La tutela del Prosecco passa da Bruxelles».

Ricordiamo da ultimo che anche all’interno della stessa Unione a volte si prendono decisioni avverso le quali sarebbe opportuno fare lobby per difendere la qualità italiana e il diritto di scelta del consumatore. E’ sufficiente ricordare che cosa sia successo con la direttiva n. 61/2011 in tema di olio deodorato. Bruxelles, su pressione delle lobby multinazionali, ha ammesso un tipo di lavorazione dell’olio di oliva che permette di innalzare i limiti massimi di alchil esteri, i composti chimici caratteristici dei prodotti di bassa qualità.

Imprese e consumatori dovrebbero imparare a cooperare nella difesa del prodotto tipico italiano di qualità. Un’alleanza che può partire da Verona.

Leggi il nostro approfondimento: Allarme a tavola: arriva l’olio deodorato

Utilità:

Vinitaly.com – sito web ufficiale

Europarlamento24.euLa “battaglia” del Prosecco è la stessa per tutte le Docg

comune.verona.it – Vinitaly, pronto il piano antitraffico