Con la stagione estiva i NAC – Nuclei Antifrodi Carabinieri del Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari – hanno intensificato le attività di vigilanza sulle produzioni agroalimentari in tutto il territorio nazionale, puntando l’attenzione sulla tracciabilità e sulla etichettatura dei prodotti agroalimentari, nonché sulla commercializzazione dei prodotti con marchi di qualità DOP, IGP, STG.

I NAC, che si sono avvalsi anche della collaborazione dei Comandi Territoriali dell’Arma e dell’Ispettorato Tutela Qualità e Repressione Frodi del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, hanno sequestrato 2600 litri di olio extravergine d’oliva con etichettature ingannevoli, 5 tonnellate di prodotti con falsi marchi Dop, 200 tonnellate di fitofarmaci illegali. Hanno inoltre segnalato all’Antitrust pratiche commerciali scorrette su prodotti alimentari di largo consumo e attivato l’Interpol per contrastare il falso “made in Italy”.

Di seguito alcuni dettagli sulle principali operazioni:

– Sequestrati oltre 2600 litri di olio extravergine d’oliva con etichettatura ingannevole in seguito a controlli sulla tracciabilitĂ  nel settore oleario in Liguria ed Emilia Romagna. Il prodotto recava tra l’altro un acronimo simile al marchio DOP che poteva indurre in errore il consumatore.

– Sequestrate oltre cinque tonnellate di prodotti alimentari nell’ambito di un’operazione a tutela del Pistacchio DOP; indagati tre titolari di ditte di importazione, lavorazione e commercializzazione per frode nell’esercizio del commercio e di prodotto a denominazione di origine. In etichetta, infatti, era falsamente indicato l’utilizzo di Pistacchio Verde di Bronte DOP, mentre i pistacchi realmente impiegati come ingredienti erano di origine greca, siriana e californiana. Gli stabilimenti di produzione sono stati localizzati nella provincia di Catania mentre i prodotti contraffatti sono stati individuati in una catena della Gdo con sede amministrativa nel bolognese.

– Sequestrate presso alcuni supermercati delle province di Napoli, Salerno, Caserta e Avellino confezioni di formaggio con marchi DOP (Grana Padano, Caciocavallo Silano) e tranci di mortadella con marchio IGP apposti abusivamente.

– Sequestrate in un caseificio del salernitano numerose buste per il confezionamento di prodotti alimentari indicanti la falsa evocazione della Mozzarella di Bufala Campana DOP. Altre violazioni riscontrate hanno riguardato il sequestro di prodotti ittici congelati senza indicazioni sulla tracciabilitĂ , e la falsa evocazione di prodotti ortofrutticoli DOP.

– Segnalato all’AutoritĂ  Garante per la Concorrenza e per il Mercato (Antitrust) un caso di comunicazione ingannevole riguardante la commercializzazione di confezioni di conserva di pomodoro recanti il marchio registrato di una nota zona geografica della Campania e – con caratteri piĂą piccoli e di difficile lettura – l’indicazione della provenienza dei pomodori da altra Regione.

– Segnalato all’Antitrust anche il caso della commercializzazione nella Gdo di “filetti di merluzzo” di noti marchi mendacemente pubblicizzati quali “merluzzo” o “nasello” del Mediterraneo e risultati invece provenienti dall’Atlantico.

– Attivata la rete di cooperazione internazionale di Interpol per contrastare la contraffazione del DOC, posto in commercio in Danimarca con un’etichetta falsa che riproduceva quella di un’azienda vinicola veneta realmente esistente.

– Comminate sanzioni amministrative a diversi esercizi di ristorazione di localitĂ  turistiche della riviera veneta, romagnola e ligure per la somministrazione di olio d’oliva in contenitori non etichettati.

– In Roma e provincia sono stati operati controlli sulla tracciabilitĂ  ed etichettatura su 500 prodotti etnici di provenienza indiana in negozi gestiti da cittadini pakistani e bengalesi, riscontrando violazioni per la vendita di prodotti ortofrutticoli sfusi privi delle prescritte indicazioni di varietĂ , categoria e provenienza.

Da ricordare infine che nel mese di luglio si è conclusa un’operazione dei NAC contro la diffusione nel mercato agroalimentare di fitofarmaci illegali, con il sequestro di oltre 200 tonnellate di agrofarmaci (per un giro d’affari stimato in oltre 2.000.000 di euro solo nell’ultimo anno). Ventiquattro persone coinvolte sono state colpite da provvedimenti restrittivi per i reati di associazione per delinquere, contraffazione di prodotti industriali, ricettazione, riciclaggio e abusiva commercializzazione di agrofarmaci.