Sono la gran parte dei commercianti, e non solo i consumatori, a richiedere di anticipare significativamente le date dei saldi – dichiara Pietro Giordano, Presidente nazionale di
Adiconsum –
Ormai da circa un mese piovono sms ed e-mail di commercianti che hanno abbondantemente anticipato le date previste dalla legge per i propri clienti.
Adiconsum ha elaborato un Vademecum che aiuta i consumatori a non cadere vittime di tranelli durante lo shopping scontato consigliando di:
– verificare che sull’oggetto in saldo ci sia sempre riportato il prezzo d’origine non scontato, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale;
– diffidare di quei negozi che espongono cartelli con sconti esagerati e fare riferimento a negozi già conosciuti per acquistare la merce in saldo;
– sconti superiori al 50-60 per cento nascondono spesso merce non proprio nuova;
– fare attenzione all’eventuale presenza di merce venduta a prezzo pieno insieme alla merce in sconto;
– confrontare i prezzi con quelli di altri negozi, magari annotando il prezzo di un capo o della merce a cui si è interessati;
– controllare che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso che verrà presentato in negozio;
– diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati, anche se è a discrezione del commerciante consentire o meno di fare provare la merce;
– nel periodo dei saldi i negozianti che normalmente accettano pagamenti con bancomat o carte di credito ed espongono il relativo logo sono tenuti ad accettare i pagamenti elettronici;
-chi vuol fare regali faccia attenzione perché si può cambiare solo ed esclusivamente la merce difettosa che deve essere riconsegnata al commerciante entro 2 mesi dalla scoperta del difetto (non si può sostituire la merce se avete cambiato idea sul colore o sul modello;
– conservare sempre lo scontrino per potere eventualmente cambiare la merce difettosa;
– qualora il commerciante si rifiuti di cambiare un articolo difettoso in saldo o non voglia restituirvi i soldi rivolgetevi alla Polizia Municipale e segnalate il caso alle sedi territoriali Adiconsum (indirizzi su
www.adiconsum.it) e al gruppo Facebook “SOS SALDI”.