L’Antitrust multa per violazione delle norme del Codice del Consumo relative a pratiche commerciali scorrette. La multa ammonta a un milione di euro e sanziona Tiger Group per le pratiche commerciali scorrete sia nella vendita sia nel post vendita.

In particolare per la «diffusione di informazioni ingannevoli sulle caratteristiche dei prodotti venduti online, sui tempi di consegna e sul preteso riconoscimento quale miglior e-commerce di elettronica nonché relativa all’adozione di modalità scorrette del processo di vendita online». La seconda pratica commerciale scorretta è relativa alla «mancata consegna dei prodotti venduti online, all’omessa o inadeguata fornitura del servizio di assistenza post-vendita e all’ostacolo all’esercizio dei diritti di recesso e rimborso dei consumatori».

Secondo l’ Tiger Shop «ha pubblicato offerte non veritiere con riferimento alla disponibilità dei prodotti, i tempi di consegna indicati nonché alcuni tra i principali diritti dei consumatori, impedendo loro di effettuare una scelta consapevole e informata. Successivamente al perfezionamento del contratto, il Professionista ha ostacolato il diritto dei consumatori di ottenere la consegna del bene, di ricevere un adeguato servizio di assistenza post-vendita, nonché di recedere dal contratto e ottenere i rimborsi ad essi spettanti secondo le modalità ed i tempi stabiliti dalla legge, pregiudicando altresì la possibilità di rivolgersi ad altri fornitori per soddisfare le loro esigenze».

Tiger Shop induce, nel suo e-commerce, a fare l’ordine online in base alla prospettata disponibilità del prodotto. Il consumatore acquista il prodotto corrispondendo il prezzo di vendita tuttavia il prodotto tarda ad arrivare o l’ordine viene annullato. Questa è una pratica scorretta. Scorretto è anche il comportamento post vendita che consiste nella «ritardata/mancata consegna dei prodotti venduti online, nell’omissione di informazioni relative al tracking e allo stato di spedizione degli ordini, nell’omessa o inadeguata fornitura de servizio di assistenza post-vendite e nell’ostacolo all’esercizio dei diritti di recesso e/o rimborso dei consumatori».

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