L’Autorità Garante della concorrenza e del Mercato (Agcm) nella sua adunanza del 5 agosto 2010 ha emesso il provvedimento n. 21468, notificato ieri ad Adiconsum Verona, con il quale ha disposto in via cautelativa la sospensione di ogni attività della società Style s.r.l. diretta a promuovere, tramite telemarketing e successive visite al domicilio dei consumatori, una tessera sconto gratuita che celerebbe la vendita di articoli per la casa.

Sin dal 2009 Adiconsum Verona aveva segnalato all’Autorità sopra citata la presunta scorrettezza della pratica posta in essere da Style s.r.l.. La società con sede in provincia di Padova promuove, mediante telemarketing e successiva visita a domicilio dei consumatori, una tessera sconto gratuita, denominata Shopping Card Style, che celerebbe la vendita di articoli per la casa. In particolare – si legge nel documento del Garante – secondo quanto pubblicizzato dal professionista (tramite propri agenti od operatori del call center) tale tessera consentirebbe di acquistare articoli per la casa, presso punti vendita asseritamente di prossima apertura, con sconti molto vantaggiosi, variabili dal 30% al 50% e in un arco temporale compreso fra i 3 e i 5 anni.

In particolare – continua il provvedimento dell’Agcm -, l’adesione al citato programma comporterebbe la sottoscrizione di un modulo all’apparente fine di richiedere la tessera sconto gratuita, laddove in realtà l’offerta si concretizzerebbe nella sottoscrizione, da parte dei consumatori, di un vero e proprio contratto avente ad oggetto l’acquisto immediato o un impegno di acquisto di articoli per la casa del professionista, per un importo variabile da circa 2.700 euro a circa 5.200 euro. Secondo quanto segnalato, infatti, dopo circa 15-20 giorni dalla sottoscrizione del modulo, un agente del professionista si recherebbe presso il domicilio del consumatore per la consegna dei prodotti che questi si sarebbe impegnato ad acquistare, esigendone il pagamento immediato, negando la possibilità di recesso e minacciando azioni legali in caso di mancato pagamento.

In sintesi – spiega Davide Cecchinato, Segretario Generale di Adiconsum Verona – il comportamento oggetto di contestazione come “pratica commerciale” consisterebbe, per un verso, nel fornire al consumatore informazioni inesatte, incomplete o non veritiere in riferimento alle caratteristiche dell’offerta promossa, nonché al prezzo. Per altro verso, la pratica potrebbe risultare aggressiva in quanto idonea a condizionare indebitamente la libertà di scelta o il comportamento economico del consumatore.

L’Autorità Garante – continua Cecchinato – ha svolto anche un’ispezione durante la quale sono stati acquisiti alcuni script utilizzati dalle telefoniste della società, nei quali sono riportati alcune frasi fra quelle segnalate dai consumatori che si sono rivolti all’Associazione. In base ad uno di tali script – continua il provvedimento Agcm -, le operatrici del call center, dopo essersi presentate, proseguono la telefonata affermando “la chiamo per una veloce comunicazione. Non so se lei è a conoscenza che nella sua zona industriale di … stanno aprendo un nuovo punto vendita Style che tratterà tutto per la casa … La cosa interessante signora è che l’azienda che apre questo centro ha deciso di assegnare una tessera gratuita che le permette di avere uno sconto del 30% sui prezzi di listino da utilizzare liberamente nei primi tre anni per eventuali acquisti”. Dopo avere chiesto al consumatore se è interessato alla tessera, la telefonista prosegue informando “ecco signora domani abbiamo un nostro incaricato in zona … che passa esclusivamente per il rilascio delle tessere gratuite e per dare maggiori informazioni sul punto vendita. Le fa piacere signora se passa anche da lei le ruberà solo 5 minuti, il tempo di rilasciare la tessera e di darle tutte le informazioni ….”.

Alla luce di quanto accertato – conclude Cecchinato – l’Autorità Garante ha ritenuto di provvedere con particolare urgenza al fine di impedire che la pratica commerciale sopra descritta continui ad essere posta in essere nelle more del procedimento di merito. Pertanto si invitano i consumatori a riferire alla scrivente Associazione eventuali comportamenti contrari alla decisione sopra illustrata.