Martedì 30 novembre si spegnerà definitivamente la Tv analogica a Verona. A breve il segnale televisivo verrà trasmesso solo in digitale con enormi vantaggi e indiscutibili disagi per l’adeguamento tecnologico – soprattutto per le persone anziane. Ecco come non trovarsi impreparati al passaggio:

>>> Ascolta l’approfondimento del 27.11.2010 su Radio Adige (link esterno su radioadige.it): Sergio Alberti di Confartigianato e Davide Cecchinato di Adiconsum, con l’aiuto del direttore di Radio Adige, Gianfranco De Muri, hanno risposto alle domande degli ascoltatori <<<

Il decalogo dell’Adiconsum per affrontare il passaggio alla tv digitale senza stress:

1. Il passaggio dall’analogico al digitale è per natura problematico
Passare dalla tv analogica a quella digitale è tecnologicamente complesso. Centinaia sono i tecnici impegnati a far sì che i canali televisivi siano visibili da tutti. Forse non tutti sanno che il passaggio al digitale è una scelta europea che garantirà unosviluppo della a vantaggio della qualità della visione e della quantità di canali, mettendo
finalmente ordine nella giungla delle frequenze e garantendo maggiore pluralismo.

2. Analizzare i propri apparati di ricezione
Prima di fare nuovi acquisti occorre verificare il proprio impianto di ricezione televisiva. Se si ha un televisore privo di presa scart si potrebbero avere delle difficoltà. Forse sarebbe meglio acquistarne uno nuovo. Per legge i nuovi televisori in commercio hanno al loro interno un decoder digitale, al posto di quello esterno. Importante: per ogni televisore occorre un decoder! Ricordare inoltre che i videoregistratori non hanno il sintonizzatore digitale e quindi possono essere utilizzati solo parzialmente.

3. Non affrettarsi ad acquistare il decoder
Il passaggio alla tv digitale ha un costo. Costo che, purtroppo, pagano i cittadini. Il consiglio è quindi quello di spendere poco e bene. I decoder in commercio non sono tutti uguali. Gli zapper, ad esempio, costano pochissimo (circa € 30) e permettono la ricezione dei canali in chiaro, cioè quelli gratuiti. Tutti gli altri costano di più e permettono di vedere anche le tv a pagamento, usare l’interattività con il collegamento a internet e anche, se predisposti, vedere in alta definizione. Infine ci sono i decoder satellitari: free to air common interface, che fanno vedere centinaia di canali e quelli offerti in comodato d’uso dalle pay tv. I decoder IPTV vengono invece offerti in comodato d’uso dalle compagnie telefoniche insieme alla banda larga. I decoder satellitari e IPTV sono utili per chi non ha un buon segnale terrestre. Prima di correre nel negozio è bene informarsi e decidere cosa acquistare.

4. Informarsi da fonti istituzionali
In questo periodo si ricevono molte notizie sulla tv digitale. Molte di queste non sono attendibili e dietro alla somministrazione di informazioni c’è solo l’interesse a vendere un abbonamento ad una pay tv o a far noleggiare il decoder di aziende telefoniche o di emittenti a pagamento facendo credere che solo attraverso questa dotazione si può ricevere la tv digitale. Ovviamente non è vero: la tv digitale si può vedere benissimo con decoder acquistati, anche a basso costo, nei negozi. Prima di operare qualsiasi tipo di acquisto è opportuno informarsi utilizzando solo fonti istituzionali, come collegandosi ad esempio con il sito messo a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico – Settore comunicazioni – www.decoder.comunicazioni.it o telefonando al numero verde 800.022.000.

5. Se l’analogico si vede male, effettuare prima una prova con un decoder preso in prestito. Ormai è certo: il digitale terrestre in alcune zone potrebbe non essere visibile. Se attualmente alcuni canali analogici si vedono male, è probabile che non si riceveranno tutti i canali del digitale terrestre. In questo caso è consigliabile non acquistare immediatamente il decoder terrestre, ma provarne uno, preso in prestito da un amico o da un parente, per
verificare la ricezione. Se si è residenti in una zona non raggiunta dal segnale terrestre, per vedere la tv digitale bisognerà utilizzare la ricezione da satellite e acquistare un decoder satellitare per i canali in chiaro. È attivo Tivù sat che permette la visione dal satellite di tutti i canali trasmessi sul terrestre.

6. L’importanza della neutralità tecnologica
La tv digitale non si vede solo con la piattaforma terrestre, che rappresenta il naturale sostituto dell’analogico terrestre. La tv digitale si può vedere anche attraverso la piattaforma satellitare o attraverso il doppino telefonico (piattaforma IPTV), rinunciando però alle tv locali.
La scelta della piattaforma è a cura dell’utente. È bene, quindi, tenere presenti le seguenti differenze: la piattaforma terrestre è la più economica perché utilizza, nella maggior parte dei casi, le antenne e gli impianti utilizzate per la tv analogica; la piattaforma satellitare è indispensabile per chi ha problemi di ricezione del segnale terrestre, ma comporta la spesa aggiuntiva della parabola e della sua installazione; la piattaforma IPTV è utilizzabile solo per chi ha la banda larga e ha il costo di un abbonamento mensile.

7. Acquistare come primo decoder uno zapper
Per non correre il rischio di una spesa eccessiva e di un incauto acquisto è consigliabile acquistare un decoder zapper abilitato alla sola ricezione dei canali gratuiti, per un solo televisore. Verificato che tutto funziona bene, si può procedere all’acquisto di altri tipi di decoder, anche più evoluti.

8. Parola d’ordine: risintonizzare e risintonizzare il decoder!
Quasi tutti i problemi di ricezione che si presentano durante lo switch-off si risolvono sintonizzando spesso il decoder. Fino alla chiusura completa dell’analogico, le emittenti televisive, infatti, anche per adeguarsi al nuovo Lcn imposto per legge, sono costrette a modificare spesso, senza avviso, le caratteristiche di trasmissione. Diventa, quindi, necessario effettuare nuovamente la sintonizzazione automatica dei canali: tutti gli utenti devono, pazientemente, utilizzare la funzione “sintonizzazione†ogni volta che perdono la visione di qualche canale. Se nonostante la nuova sintonizzazione, la totalità dei canali continua a non essere visibile, è probabile che ci sia bisogno di un intervento sull’impianto di ricezione. Prima di rivolgersi ad un installatore è però consigliabile contattare il numero verde del Ministero.

9. Per ogni evenienza consultare il numero verde del Ministero
800.022.000 è il numero gratuito messo a disposizione di tutti i cittadini dal Ministero dello Sviluppo Economico – Settore comunicazioni – per ottenere qualsiasi informazione relativa alla tv digitale. Attraverso questo numero è possibile conoscere i decoder ammessi all’incentivo, i canali ricevibili e ottenere informazioni per utilizzare il decoder acquistato e consigli tecnici in caso di mancata ricezione. Qualsiasi problematica può essere risolta dal numero verde, che deve essere consultato per ogni dubbio.

10. Chiedere l’intervento di un tecnico solo se strettamente necessario
La spesa più grande da sostenere per passare alla tv digitale è quella relativa all’aggiornamento dell’impianto di ricezione, sia personale che condominiale. Tale spesa deve essere fatta solo se strettamente necessaria. Solo dopo aver verificato gli altri punti di questo decalogo e se nonostante tutto sussistono ancora problemi si deve richiedere l’intervento di un tecnico riconosciuto in grado di rilasciare l’obbligatorio certificato di conformità. È sempre consigliabile farsi fare più preventivi da installatori diversi.

Vai alla sezione del sito adiconsum.it dedicata alle informazioni sul passaggio dalla tv analogica a quella digitale.

Consulta il sito istituzionale della Regione del Veneto