Il d’identità è un fenomeno purtroppo in aumento. Nel 2014 i casi di frode creditizia mediante l’utilizzo fraudolento dell’identità altrui, rilevati dall’Osservatorio di CRIF, sono stati circa 25.500, per una perdita economica che ha raggiunto i 171 milioni di Euro. E’ urgente pertanto adottare strumenti volti a rendere consapevoli i consumatori dei rischi e prevenire il dilagare delle frodi. Il progetto Sypcit (www.sypcit.it), cofinanziato dalla Commissione europea, di cui è coordinatore per l’Italia, si pone proprio tali obiettivi.

Al via il progetto Sypcit

L’azione progettuale, a cui partecipano l di Roma Tor Vergata, le imprese Expert System e Kaspersky Lab Italia, l’Associazione Consumatori rumena InfoCons e il Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche della , si concretizza nella promozione di nuovi modelli e strumenti di lotta e di prevenzione al furto di identità in rete. Tale raggiro avviene ogni qualvolta un’informazione individuale, relativa a una persona fisica o a un’impresa, è ottenuta in modo fraudolento da un criminale, il quale agisce con l’intento di assumerne l’identità altrui per compiere atti illeciti. Per prevenire tale subdolo reato il progetto prevede l’individuazione di due nuovi strumenti: la APP “e la piattaforma Sypcit.

L’applicazione è stata progettata per aiutare i consumatori a navigare in con consapevolezza avvertendoli dei possibili rischi. Essa, rende la navigazione più sicura, perché dotata di strumenti automatizzati di sorveglianza dello scambio di dati sia in chiaro che in background. Il consumatore, che può scaricarla gratuitamente su smartphone con sistema Android, riceverà un alert nel caso si apra una mail di phishing o si immettano in rete dati personali su siti riconosciuti come non sicuri o classificati come potenzialmente insicuri. Tale operazione di catalogazione dei siti viene svolta dall’altro strumento previsto dal progetto ovvero la piattaforma Sypcit.

Quest’ultima è messa a disposizione delle Forze dell’Ordine per combattere il cyber crime. Alla base del suo funzionamento vi è un sistema di analisi semantica delle fonti web, in grado di classificarle secondo criteri atti ad identificarne in modo automatizzato il contenuto e la potenziale pericolosità. Ciò permetterà agli investigatori di usufruire di materiale già strutturato e pre-analizzato su cui lavorare in modo mirato e più efficace.

Navigare in internet con il proprio smartphone è ormai un’operazione quotidiana e naturale. Spesso il consumatore non adotta le cautele di sicurezza necessarie. L’App MP-Shield è uno strumento importante per la tutela dei consumatori. Essa fornisce all’utente le informazioni utili circa i possibili pericoli della navigazione web. Spetta poi all’internauta assumersi il rischio, a seguito dell’alert ricevuto dall’applicazione, di continuare o abbandonare il sito in questione.