Dopo all’amministrazione straordinaria di , ad essere ora in caduta libera nei cieli d’Europa è la compagnia aerea tedesca . Il 15 agosto infatti il vettore germanico ha richiesto l’avvio della procedura di insolvenza. Tutto ciò cosa significa per i consumatori-viaggiatori?

Airplane in the runway

Innanzitutto diciamo subito che in teoria i voli programmati da Air Berlin per i prossimi tre mesi dovrebbero essere garantiti. Il governo tedesco ha infatti messo a disposizione un credito ponte di 150 milioni di Euro per permettere appunto la prosecuzione dei voli. Sul proprio sito internet Air Berlin assicura che tutti i voli vengono effettuati, che il piano dei voli e i biglietti acquistati restano validi ed è possibile prenotare nuovi voli.

Ciò nonostante più di un passeggero si starà chiedendo se il volo prenotato verrà effettivamente anche eseguito. Chi non si fida delle rassicurazioni del vettore ed è convinto di poter cancellare gratuitamente la propria prenotazione, farebbe bene prima di tutto a verificare la tariffa del proprio . Le tariffe vantaggiose solitamente infatti non sono né modificabili né annullabili. Ciò significa che in caso di cancellazione volontaria della prenotazione al consumatore verrà rimborsata soltanto una parte delle tasse. Un annullamento affrettato potrebbe quindi non essere la soluzione migliore – prima di tutto sarebbe meglio attendere e vedere come si evolve la situazione.

“Attualmente non esiste a livello europeo una assicurazione obbligatoria per i casi di a carico delle compagnie aeree”, spiega Monika Nardo, coordinatrice del Centro Europeo Consumatori Italia – ufficio di Bolzano. “Ciò significa che è il consumatore a sostenere il rischio per i casi di insolvenza del vettore, senza essere protetto da tale evenienza. Nonostante svariate richieste ad introdurre una tale tutela a livello UE, se e quando ciò accadrà non è dato saperlo”, prosegue l’esperta di trasporto .

La situazione è più chiara per coloro i quali hanno prenotato un pacchetto turistico (ad esempio un pacchetto che comprende volo + albergo). In questa ipotesi infatti è l’organizzatore del viaggio che deve garantire l’effettuazione del viaggio, eventualmente anche ricorrendo ad un’altra compagnia aerea.

Per chi è comunque intenzionato ad acquistare per l’autunno un biglietto di Air Berlin (o Alitalia) è consigliabile pagare i biglietti con carta di credito. Se la compagnia dovesse fallire, i passeggeri possono tentare di chiedere la restituzione del prezzo alla società di carta di credito attraverso il c.d. charge back. In caso di fallimento un minimo rischio permane comunque e nella peggiore delle ipotesi i viaggiatori perderebbero tutti i soldi. Allo stato attuale si sconsiglia pertanto di prenotare biglietti per al di fuori del breve periodo.

Se il fallimento dovesse essere confermato, coloro che vantano un credito nei confronti di Air Berlin dovrebbero insinuarsi nella procedura fallimentare presso la corte di Berlino-Charlottenburg. In tal caso avrebbero “la precedenza” i crediti privilegiati di soci, banche, dipendenti e l’erario; difficilmente per i viaggiatori avanzerà qualcosa.

Per informazioni più dettagliate e consigli utili in materia di viaggi e vacanze si rimanda al sito internet del CEC di Bolzano.

Comunicato Stampa Centro Europeo Consumatori (Cec) Italia – Ufficio di Bolzano del 17 agosto 2017