Il 1° gennaio 2020 potremo finalmente dire addio ai maxi-conguagli delle dell’. Dopo, infatti, l’addio dei maxi conguagli delle bollette della luce e del gas è ora la volta di quelle dell’acqua.

La per tali maxi-conguagli passa infatti da 5 a 2 anni e riguarda sia le componenti fisse che variabili della fattura.

Il consumatore potrà quindi pagare solo i consumi relativi agli ultimi 2 anni.

I gestori potranno emettere una fattura separata per i consumi di più di 2 anni fa oppure un’unica fattura contenente i consumi più vecchi di 2 anni evidenziati in maniera chiara e trasparente e quelli più recenti di 2 anni.

I gestori dovranno informare i consumatori circa la possibilità di contestare gli importi prescrittibili e fornire un fac-simile per comunicare la volontà di non pagare e i recapiti a cui inviarlo. Nel caso invece di una responsabilità da parte dell’utente, il gestore, oltre a motivarla, dovrà fornire al consumatore informazioni su come e a chi inviare il reclamo.

L’Autorità di regolazione per Reti Energia e Ambiente () ha stabilito con la Delibera 547/2019/R/idr, una frequenza minima mensile delle fatturazioni per evitare bollette troppo ravvicinate e un meccanismo di premi e penalità al fine di stimolare le aziende per migliorare gli standard del servizio e il rapporto contrattuale tra gestore e utenti.