È ormai anacronistico continuare con la normativa sui – dichiara Pietro Giordano,  Segretario Nazionale Adiconsum – quando ormai è sotto gli occhi di tutti come – sempre di più – tra “promozioni”, “liquidazioni” e sconti vari, la normativa che regola i saldi di fine stagione appare un colabrodo.  È il tempo, secondo Adiconsum, di aprire una stagione legislativa che liberalizzi realmente e progressivamente il mercato e che i commercianti si misurino per la loro capacità imprenditoriale e non per normative di protezione varate decine di anni fa.

Confcommercio e Confesercenti sanno benissimo che i commercianti effettuano sconti durante tutto l’anno, arrivando ad inventare anche la “stagione sommersa dei pre-saldi” che si consuma durante le settimane precedenti i saldi ufficiali.  È il meccanismo attraverso il quale “sotterraneamente”, attraverso telefonate, sms e mail si avvertono i clienti affezionati che i saldi per loro iniziano prima e che possono quindi acquistare, molti giorni prima, i capi in saldo (spesso i migliori) che certamente non saranno a disposizione di tutti i consumatori quando ufficialmente si aprirà la stagione dei saldi in quella città.

Adiconsum – continua Giordano – sfida la Confcommercio e la Confesercenti ad aprire un tavolo, con tutte le Associazioni dei Consumatori rappresentative, per  liberalizzare progressivamente il commercio a tutela dei consumatori, ma anche dei commercianti seri che non usano sotterfugi o concorrenza sleale.

Contro tali sotterfugi, Adiconsum ripropone un Decalogo per i consumatori:

1.       Sull’oggetto in saldo deve essere sempre riportato il prezzo d’origine non scontato, la percentuale di sconto applicata e il prezzo finale;

2.       È meglio diffidare di quei negozi che espongono cartelli con sconti esagerati e fare riferimento a negozi già conosciuti per acquistare la merce in saldo: sconti superiori al 50-60 per cento nascondono spesso merce non proprio nuova;

3.       Fate attenzione all’eventuale presenza di merce venduta a prezzo pieno insieme alla merce in sconto;

4.       Confrontare i prezzi con quelli di altri negozi, magari annotando il prezzo di un capo o della merce a cui si è interessati;

5.       È bene verificare che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso che verrà  presentato in negozio;

6.       Nel periodo dei saldi i negozianti che normalmente accettano pagamenti con bancomat o carte di credito ed espongono il relativo logo sono tenuti ad accettare i pagamenti elettronici;

7.       Diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati, anche se è a discrezione del commerciante consentire o meno di fare provare la merce;

8.       Chi vuol fare regali faccia attenzione perché si può cambiare solo ed esclusivamente la merce difettosa che deve essere riconsegnata al commerciante entro 2 mesi dalla scoperta del difetto (non si può sostituire la merce se avete cambiato idea sul colore o sul modello);

9.       È bene conservare sempre lo scontrino per potere eventualmente cambiare la merce difettosa;

10.   Qualora il commerciante si rifiuti di cambiare un articolo difettoso in saldo o non voglia restituirvi i soldi rivolgetevi alla Polizia Municipale e segnalate il caso allo sportello Adiconsum.

Comunicato stampa Adiconsum Nazionale