Si fa presto a dire in bolletta. Dopo le contestazioni delle associazioni dei consumatori arriva oggi l’allarme di Assoelettrica: siamo al 15 febbraio, il tempo stringe, si è in ritardo e le imprese non sanno ancora cosa fare e come riscuotere il canone. A dirlo è il presidente di Assoelettrica Chicco Testa: “Siamo al 15 febbraio, ma le imprese del settore ancora non sanno come dovranno esigere il che il Governo ha voluto inserire nelle bollette dell’energia elettrica”. La situazione è complicata e riguarda diversi aspetti, dalla fatturazione ai casi di morosità.

Siamo al 15 febbraio ma le imprese non sanno come esigere il canone

Ha detto Chicco Testa: “Il rischio è che si arrivi impreparati alla scadenza del prossimo luglio. Le imprese devono predisporre i necessari sistemi informatici per emettere le nuove fatture modificate, bisogna incrociare le banche dati, occorre chiarire una lunga serie di problemi che ancora non sono stati sciolti, dalla questione dei ritardati pagamenti, alla morosità, dall’eventualità di un cambio di fornitore ai pagamenti parziali, dai reclami ai contratti non residenti”. L’associazione ha inoltre preparato un documento, insieme a Utilitalia, che elenca tutti i problemi aperti, ma finora denuncia di non aver avuto risposte: “Il Ministero per lo Sviluppo economico ancora non ci ha dato risposta. E il tempo ormai stringe”.

Quali sono i problemi sollevati? Diversi, a partire dai costi dell’operazione per le imprese fino a incertezze su fatturazione e casi di morosità. Nel documento gli operatori dicono che vanno ancora previsti alcuni provvedimenti, fra i quali uno dell’Agenzia delle entrate che definisca le modalità per la presentazione dell’autocertificazione sul non possesso di apparecchi televisivi. Servono poi chiarimenti su quale sia l’importo da addebitare se il fornitore di energia acquisisce il cliente a partire da maggio 2016, quando l’addebito del canone Rai in bolletta parte da luglio 2016: vanno addebitate tutte le rate scadute o solo quelle da maggio in poi?

E cosa fare in caso di morosità? Problemi e dubbi interpretativi vengono dalla stessa riscossione. Si legge nel documento: “Relativamente alla riscossione del tributo, è necessario chiarire, in caso di mancato pagamento dell’intera fattura (quota energia + quota canone) se le azioni di “sollecito” devono includere anche la quota canone. A nostro avviso, le azioni di sollecito devono proseguire fino al distacco solo se il cliente risulta moroso anche per la quota energia.”

E come si organizza la rateizzazione? “Il canone RAI – proseguono gli operatori – è concepito come un tributo già rateizzato in bolletta, tuttavia a fronte dell’emissione di una fattura energetica è necessario garantire al cliente la possibilità di richiedere la rateizzazione del pagamento (aspetto che tra l’altro è disciplinato in alcuni casi dalla stessa AEEGSI). In questi casi sarebbe necessario confermare il principio per cui la rateizzazione richiesta dal cliente incida esclusivamente sulla quota fornitura, e non si estenda anche al tributo che deve essere pagato per il suo intero e non può essere ulteriormente rateizzato”. Va poi esplicitato se, in caso di ritardato pagamento della bolletta, gli interessi di mora siano applicati anche sulla quota del canone.

Tratto da helpconsumatori.it