Non si è ancora conclusa l’annosa vicenda vissuta dai 220.000 utenti di dal 30 dicembre u.s. rimasti senza linea telefonica, a seguito di questioni amministrative e contabili di BipMobile. Tanti i nodi ancora da sciogliere, nodi che Adiconsum ha illustrato nell’ultimo incontro all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni alla presenza anche delle compagnie telefoniche.

Secondo l’ultimo incontro presso l’, alla presenza anche delle aziende di , sembra che le Sim voce e traffico in possesso dei clienti Bip Mobile ammontino ad oltre 202.000, che quelle solo voce siano 110.000 e che di queste circa 60.000 siano ancora oggi con BipMobile. Si tratta di numeri altissimi che danno la dimensione della gravità della vicenda.

Necessario fare chiarezza sui numeri delle Sim emesse da Bip Mobile, sugli importi del credito residuo e dei bonus non goduti dai consumatori, ma anche sugli indennizzi connessi alla sospensione del servizio – dichiara Pietro Giordano, Presidente nazionale Adiconsum. In merito al credito residuo – prosegue Giordano – Adiconsum consiglia a chi è ancora in possesso di Sim Bip Mobile di effettuare subito la portabilità verso altro operatore, visto che BipMobile ha comunicato il rischio che a breve non sarà più in grado neanche di garantire la portabilità. Essa è infatti legata alla capacità di pagare l’azienda partner che si occupa di tale attività.

Bene quindi la decisione adottata dall’Agcom – commenta Giordano – che ha chiesto alle aziende TLC di comunicare l’informativa sul mancato riconoscimento del credito residuo fornita ai consumatori per verificarne adeguatezza e trasparenza e le offerte commerciali proposte ai clienti BipMobile in entrata.

In merito al credito residuo, alla luce anche dell’istanza di presentata da Bip Mobile al Tribunale di Roma che ha già nominato un Commissario – prosegue Giordano – abbiamo chiesto ad Agcom di intervenire presso il Tribunale trasmettendo tutte le informazioni in suo possesso relative ai vari crediti. Se necessario, anche Adiconsum interverrà presso il Tribunale a tutela dei consumatori.

In merito agli indennizzi previsti dalle delibere Agcom per la sospensione del servizio, Adiconsum ha chiesto di garantirli insistendo affinché anche questi possano essere quantificati ed inseriti come crediti dei consumatori, assieme al credito residuo ed ai bonus, nel Concordato.

Riconoscere ed assicurare questi indennizzi ai consumatori è doppiamente importante – precisa Giordano – sia per sancire il rispetto delle delibere AGCOM che come deterrente affinché non si ripetano casi analoghi. È necessario dare prova che il sistema normativo e regolatorio non solo è valido, ma che è anche pronto a dare battaglia a casi simili, non lasciando “vuoti” di tutele per i consumatori, che sono la vera parte debole in questa vicenda.

Come Adiconsum esprimiamo poi apprezzamento nei confronti dell’Agcom – prosegue Giordano – che ha accolto la nostra richiesta di istituire un apposito Fondo di Garanzia, annunciando di voler avviare un gruppo di lavoro Agcom-Associazioni Consumatori che si occupi di studiare come realizzare in concreto tale Fondo, il cui scopo è quello di garantire tutele ai consumatori se dovessero ripetersi simili a quanto accaduto con Bip Mobile.

ATTENZIONE: Chi non ha ottenuto la portabilità del numero prima del 13 gennaio, senza ricevere anche il credito residuo, può contattare le sedi Adiconsum per sporgere reclamo verso l’operatore, oltre che comunicarlo direttamente anche ad AGCOM. Se gli indennizzi non fossero inseriti tra i crediti dei consumatori come richiesto da Adiconsum, i consumatori dovranno rivolgersi ai Co.re.com. per la conciliazione, anche in questo caso i consumatori potranno rivolgersi per la necessaria assistenza alle sedi Adiconsum presenti su tutto il territorio nazionale.