In un silenzio abbastanza diffuso, nonostante l’attività incessante del COORDINAMENTO PER IL RICICLO DEI RIFIUTI CONTRO L’INCENERITORE DI VERONA, l’iter per  rimettere in funzione l’inceneritore di Verona a Ca’ del Bue sta procedendo. Se dovesse riprendere a funzionare, con un investimento milionario a spese della cittadinanza, l’aria di Verona e provincia si troverà a ricevere, nell’arco di un anno, emissioni nocive di circa 1.140.000.000 di Nm cubi che conterranno quanto segue:

Ossido di carbonio                              19,9     ton.
Anidride solforosa                                1,9     ton.
Ossidi di Azoto                                   80,3      ton.
Acido Cloridrico                                  4,9      ton.
Polveri sottili globali                        427,5      Kg.
Carbonio organico                            635,5     Kg.
Diossine globali                                      1,998mg.
Cadmio + Tallio                                756,2      gr.
Mercurio                                            120,3      gr.
Piombo                                                    2,0     Kg.
Metalli pesanti                                      13,2     Kg.

I dati sono stati calcolati sulla base delle 190 mila t/ anno di rifiuti combusti previste e in base alle emissioni dell’inceneritore di Brescia.
Tutto questo andrà ad aggiungersi alle emissioni già esistenti delle acciaierie Galtarossa e del traffico dalle autostrade A4, della Tangenziale sud e suoi svincoli, dalla prevista nuova autostrada a pagamento diretta a Padova.

Il bando di gara per l’inceneritore è di 118.000.000 di euro, dovrà smaltire oltre 500 tonnellate giornaliere di rifiuti per ammortizzare il suo costo che va ad aggiungersi agli oltre 300 miliardi delle vecchie lire spesi in precedenza. L’inceneritore verrebbe dato in gestione per 25 anni alla ditta che si aggiudicherà l’appalto. Questa intascherà:

 – i contributi Cip6 (contestati dall’Europa)       (in 5 anni)    54.000.000 di euro
 – i ricavi della tassa rifiuti per il conferimento (in 25 anni)  520.520.000 di euro
–  la vendita dell’energia prodotta                                         201.205.000 di euro
                                                                 Profitto Totale               775.532.500 di euro

Ai cittadini, cui era stato detto che il tutto sarebbe stato a COSTO ZERO,  resteranno l’inquinamento e l’esborso.

I Comitati e le associazioni impegnate attivamente per contrastare questo eco-mostro hanno organizzato una nuova serata informativa che è stata inserita nel calendario degli incontri ufficiali dei medici per l’ambiente dell’ISDE-Italia.

Tra i relatori ci sarà la Dott.ssa Gentilini P.dell’ISDE che ci riferirà della situazione tumori a Verona in base dati registro tumori 1999-2003 dove tra gli altri dati si vede che la %  è superiore rispetto alla media europea pag 35-36.
-Verrà mostrato video di 10Sec in cui il Prof. Veronesi  dice “da un inceneritore esce 0” al quale darà risposta; illustrerà come la diossina che entra nel nostro corpo causi patologie.
-Riferirà come le norme attuali e i controlli non scongiurano il rischio diossina e particolati.
Interverrà Salvador G referente del WWF-VENETO illustrando legame che esiste tra energia- rifiuti e il necessario cambio di rotta se si vuol lasciare alle generazioni future la possibilità di poter usufruire di energia; spiegherà come dovrebbe essere  il ciclo dei rifiuti e  cosa prevede la normativa Europea; le alternative esistenti già da ora attuabili su larga scala per contenere il problema rifiuti.

Per ulteriori informazioni http://www.insiemeperborgoroma.org

Per il Comitato Fuori dal Comune
Simonaio Mirko
3202775662