Ancora un caso di vendita porta a porta è stato risolto da Adiconsum Verona che ha assistito una signora di San Giovanni Lupatoto. La cittadina veronese ha ricevuto una visita a casa dove un incaricato di una società trevigiana le consegnava del materiale promozionale per l’acquisto di oggetti per la casa. L’incaricato ha chiarito che la signora non sarebbe stata obbligata ad effettuare alcun acquisto, ma che per lasciare il materiale pubblicitario avrebbe dovuto sottoscrivere un modulo.

Solo nel corso di una seconda visita, circa un mese dopo, il rappresentante della società ha comunicato che la signora aveva sottoscritto un vero e proprio contratto di acquisto di beni, per importi di 3.000 euro.

Adiconsum è intervenuta formalmente ed ha esercitato il diritto di recesso. Infatti, il (D.Lgs. 206/05) consente ai consumatori di annullare gli acquisti effettuati fuori da un locale commerciale, come nel caso di un contratto stipulato presso il domicilio del consumatore.

Il cittadino ha 14 giorni di tempo per recedere dall’acquisto, esercitabile senza dover fornire alcuna motivazione. Il termine di 14 giorni decorre, in caso di acquisto di beni, dal giorno in cui il consumatore ne viene in possesso.

Nel caso della signora veronese è stato possibile annullare il contratto, in quanto gli oggetti per la casa non erano stati ancora consegnati. Il recesso ha quindi garantito un risparmio di 3.000 euro.

La pratica commerciale usata dalla ditta trevigiana è scorretta, in quanto ingenera confusione nel consumatore. Non chiarisce sin dal primo contatto le vere caratteristiche della loro offerta, inducendo il consumatore a fare scelte che altrimenti non avrebbe effettuato.