Il 24% dei sequestri di prodotti contraffatti ha riguardato e tra i colli postali sequestrati (ovvero i piccoli acquisti effettuati direttamente dal consumatore) circa il 36 per cento erano medicinali. E’ quanto evidenzia un’indagine di , l’Istituto di Centromarca per la lotta alla nel corso dell’assemblea annuale. Secondo i dati emersi dall’indagine dell’Istituto di Centromarca, i prodotti di uso quotidiano e i prodotti potenzialmente dannosi alla salute e alla sicurezza dei , ammontano al 28,6 per cento dei sequestri, confrontati con il 14,5 per cento del 2010.

Quanto ai marchi, l’indagine stila una classifica dei prodotti maggiormente contraffatti. Al primo posto c’è Apple, seguito da Mac e dal Viagra. Poi ancora Power Balance, Louis Vuitton, Hello Kitty e il Cialis. Al tredicesimo posto ci sono i Rolex.

Diversa la classifica per quanto riguarda il valore dei prodotti sequestrati: in cima alla lista c’è la Nike per un totale di 462.271.572 dollari seguita da Louis Vuitton (oltre 136 milioni), Tag Heuer (84 milioni), Nokia (quasi 45 milioni di dollari), Burberry (42 milioni), Rolex (32 milioni di dollari) e Cartier.

Purtroppo, per quanti siano gli sforzi compiuti per una incisiva lotta alla contraffazione, il fenomeno continua a registrare tassi di crescita elevati che vanno di pari passo con la crescita della globalizzazione e del commercio via internet: secondo i dati diffusi dalla Commissione europea (DG TAXUD, rapporto annuale 2011 presentato a luglio) il numero dei prodotti sequestrati è cresciuto nel 2011 di circa il 10 per cento rispetto all’anno precedente, mentre il numero di sequestri è aumentato del 15 per cento per un totale di 91.245 sequestri in un anno. Il valore stimato di questi beni, che rappresentano solo una quota del totale contraffatto, ha raggiunto l’1,3 miliardi di euro (+18 per cento rispetto al 20109.

Altrettanto preoccupanti le statistiche mondiali (WCO, annual report 2011 del settembre 2012): nel confermare che l’aumento più significativo ha riguardato i prodotti farmaceutici sia a livello di casi (+33 per cento), sia in termini di prodotti sequestrati (+129 per cento), la contraffazione dimostra di essere ormai globale, capace di arrivare al singolo consumatore direttamente e in grado di danneggiare qualunque marchio di successo.

Tratto da helpconsumatori.it