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Associazione Difesa Consumatori APS
Il meccanismo del “rubinetto” previsto per la concessione del bonus creerà molti problemi. È prevedibile, infatti, che nei primi giorni si concentreranno migliaia di domande di bonus per avere la certezza di rientrare nei fondi previsti. E’ prevedibile anche che i commercianti utilizzeranno questi incentivi in modo pubblicitario.
Quale rischio per il consumatore? Il rischio è che il consumatore acquisti il bene con la promessa del bonus, per poi scoprire, ad acquisto effettuato, che non è rientrato nei benefici. Per questo Adiconsum raccomanda prudenza e consiglia di prenotare il bene che si intende acquistare, confermando l’acquisto solo dopo aver accertato l’accoglimento della domanda di bonus da parte di Poste Italiane, incaricate di gestire i fondi.
Adiconsum invita, inoltre, i commercianti a tenere un comportamento corretto e trasparente. In caso contrario non mancheremo di segnalare all’Autorità Antitrust, l’eventuale pratica commerciale scorretta, pesantemente sanzionata dalla normativa di legge.
Per le famiglie i bonus previsti riguardano:
· cucine componibili complete di elettrodomestici: bonus 10% contributo max di 1000 euro media bonus: 500 euro beneficiari: circa 120.000 famiglie
· elettrodomestici (lavastoviglie, cucine, forni elettrici, scaldacqua a pompa di calore, stufe): bonus 20% contributo max di 500 euro media bonus: 150 euro beneficiari: circa 330.000 famiglie
· motocicli: bonus 10% (20% per motocicli elettrici) contributo max di 750 euro (1500 euro per quelli elettrici) media bonus: 300 euro beneficiari: circa 40.000 consumatori
· nautica da diporto: bonus 20% contributo max di 1000 euro media bonus: circa 600 euro beneficiari: circa 33.000 consumatori
Focus su acquisto nuovi immobili ad alta efficienza energetica
Adiconsum vede di difficile attuazione questo contributo pari a 116 euro/mq per un importo max di 7.000 euro per le abitazioni di classe A e di 83 euro/mq per quelle di classe B, perché il patrimonio immobiliare anche quello di recente costruzione è oggi classificato per oltre l’80% nelle categorie E, F, G. Si tratta, ad avviso di Adiconsum, di un contributo che rischia di finanziare costruzioni già efficienti.
Comunicato stampa Adiconsum Nazionale
Buogiorno, sono Donnino Menozzi di Garda, pensionato di 67 anni.
Premetto che sono contrario a privatizzare i servizi pubblici primari vitali in generale come l’acqua, energia, la sanità, scuola ecc…. perchè il privato è un “animale ” che vuole lucrare. Mangia, ha sempre fame di soldi! Guarda soltanto ai suoi interessi. E i nostri politici queste cose le conoscano bene, anche perchè spesso loro di queste cose se ne intendono: hanno “le mani in pasta”
Il governo attuale ha una bella faccia tosta. Con questi provvedimenti chiamati Bonus. E’ solo fumo negli occhi per invogliare al consumo, indebitando le famiglie a basso reddito e pensionati con ca. 1000,- Euro al mese. Questo provvedimento ci prende per il c…….Vergogna!
Chi ci guadagna alla fine sono sempre gli stessi: quei commercianti. e industriali furbi perchè aumentano i prezzi! Cosi chi ci rimette alla fine sono sempre le famiglie e pensionati a basso reddito.
Per aiutare ai consumi, bisogna diminuire le tasse alle pensioni retribuite fino a 1500.- euro al mese e alle buste paghe dei lavoratori onesti sfruttati che timbrano i cartellini per andare a lavorare tutte le mattine.
Anche in veneto la crisi ha impoverito tante famiglie di operai/impiegati e pensionati che vivono di stipendio: fanno enormi sacrifici per tirare a fine mese in silenzio e con grande dignità. Bisogna ricreare più equità sociale, fare una politica solidale vuoldire, abbassare anche le tariffe energetiche, luce e gas e poter scaricare i costi d’affitto dell’abitazione primaria.
Combattere i soliti furbi! Perchè anche qui da noi, nel “ricco veneto “il lavoro nero esiste, come nelle altre regioni d’Italia, ed inoltre controllare l’evasione fiscale negli affitti, con il doppio contratto, soprattutto nelle locazioni commerciali.
Per quanto riguarda il problema energetico: l’Italia deve dire NO AL NUCLEARE e sfruttare l’energia pulita. Pertanto lo stato Italiano in concerto con le regioni, deve fare una politica energetica al risparmio seria. Basterebbe iniziare e mettere a frutto le ultime tecnologie d’avanguardia dell’energia fotovoltaica: installare pannelli sui tetti delle abitazioni, case popolari degli italiani a basso reddito. Naturalmente, tutte le spese a carico delle regioni e con i soldi sporchi di quei palazzinari speculatori che hanno lucrato disonestamente a scapito dell’ambiente, con il tacito consenso del malaffare sistema politico mafioso italiano.
Ringrazio per l’attenzione con codiali saluti.
Donnino Menozzi
Come si fa a sapere se si entra o meno nei benefici previsti dal bonus?
La domanda di bonus si compila all’atto dell’acquisto?
Grazie anticipatamente per la collaborazione
MAtteo
Bisognerà rivolgersi al rivenditore che verificherà la capienza del bonus e comunicherà la disponibilità dell’incentivo quale sconto sul prezzo d’acquisto. E’ bene ricordare che se i fondi sono esauriti, l’incentivo non scatta. Al riguardo Poste Italiane attiverà un call center per fornire tutte le informazioni del caso.
Davide