Continuano le attivazioni non richieste nel settore . Una consumatrice ci segnala di essere stata raggiunta telefonicamente da un’operatrice che proponeva un nuovo contratto per la fornitura del gas. La nuova tariffa sarebbe stata più conveniente poiché si trattava di gas “italiano” e non più “francese”.

Attenzione alle proposte telefoniche

Chi propone il nuovo contratto? Niente di meno che lo “Stato italiano”. Non c’è nulla di più falso… Attenzione alle proposte telefoniche! Non c’è nessuno sconto sul gas in base alla “nazionalità” della materia prima. E soprattutto lo Stato italiano non propone contratti. Non fidatevi. Tutte le scuse sono buone per indurre il consumatore in errore. Pochi operatori senza scrupoli rovinano la reputazione di un intero settore economico.

Cosa fare? In questi casi consigliamo di presentare denuncia querela e di rivolgersi alla nostra associazione per disconoscere il contratto.

Al riguardo è bene rammentare che l’Autorità per l’energia, da giugno 2014, ha recepito la direttiva che integra e modifica alcune previsioni del Codice di consumo sui diritti dei consumatori. Ad esempio sono previste maggiori informazioni pre-contrattuali che il venditore deve comunicare al consumatore e 14 giorni (non più 10) per esercitare il diritto di ripensamento.

Inoltre per i contratti che si devono concludere per telefono,  l’offerta deve essere confermata al consumatore che è vincolato solo dopo averla firmata o comunque accettata secondo quanto previsto dal Codice. Inoltre il consumatore può sempre attivare le procedure di ripristino introdotte nel 2012 dall’Autorità. Queste hanno l’obiettivo di consentire al cliente di tornare al venditore precedente – rispetto a quello apparentemente “non voluto” – attraverso un percorso semplificato. Senza pregiudicare la tutela giudiziaria o il ricorso all’Antitrust per denunciare le .