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Associazione Difesa Consumatori APS
“Abbiamo stipulato accordi di conciliazione con le più importanti società di vendita del settore energetico. E’ assurdo – conclude Cecchinato – che la società veronese privi i propri clienti di un’utile risorsa deflativa del contenzioso. Auspichiamo che i vertici di Agsm agevolino la ripresa del percorso interrotto riconoscendo l’importanza strategica della conciliazione paritetica con le Associazioni di consumatori.”
“Noi abbiamo riscontrato e riscontriamo criticità anche per segnalare un reclamo – precisa Antonella Violante del Movimento Consumatori – pur seguendo le indicazioni previste. Né è più semplice la procedura online. Vogliamo, quindi, capire, per dare una risposta ai consumatori, cosa dobbiamo fare per trovare soluzioni con l’azienda e perché ha un atteggiamento di rigidità nei confronti del protocollo di conciliazione”.
Emanuele Caobelli, presidente della Lega Consumatori, mette in luce l’importanza della sentenza citata per i consumatori e aggiunge: “Esistono metodologie alternative per ridurre il contenzioso e ridurre il lavoro dei tribunali, non capiamo quindi la ragione per cui Agsm Spa non attivi tavoli di conciliazione”.
Riportiamo di seguito una breve spiegazione di quanto accaduto a cura dell’abogado Massimo Nannini. Prima della comparizione in giudizio i difensori del convenuto (consumatore), essendo decorsi i termini per la costituzione dell’attore (e quindi la possibilità di visionare il fascicolo contenente i documenti allegati al ricorso – tra cui le fatture in contestazione), si premuravano di contattare il collega di controparte per chiedere delucidazioni circa il protrarsi del ritardo.
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