Impegni contrattuali e sconti non rispettati dalla societĂ  di Noventa di Piave (VE) hanno coinvolto centinaia di famiglie venete.

Con comunicazione improvvisa, il 30 settembre 2022, Invent ha inviato una mail ai propri clienti con la quale annunciava la dissociazione dell’utenza energetica. Il distacco è stato motivato come conseguenza di problematiche di approvvigionamento energetico all’ingrosso.

I clienti Invent avevano aderito ad offerte convenienti pagando diverse migliaia di euro per piccoli impianti di fotovoltaico e per acquistare energia elettrica a prezzi scontati. La societĂ  installava ai clienti un impianto fotovoltaico e garantiva una fornitura gratuita di energia elettrica per dieci anni. Per alcuni anni Invent ha adempiuto ai propri impegni, salvo poi interrompere la fornitura dal 1 ottobre 2022.

La società ha promesso con successive comunicazioni di risolvere la situazione senza però concretamente recuperare le utenze. I clienti sono stati associati a fornitore di ultima istanza per evitare di rimanere senza energia elettrica ed hanno quindi ricevuto la fornitura da altri gestori.

Adiconsum ha inviato reclami alla societĂ  contestando l’inadempimento contrattuale e chiedendo il del danno. “Infatti – dichiara l’avv. Silvia Caucchioli, consulente di Adiconsum – i clienti hanno diritto ad ottenere il rimborso per la parte non goduta del contratto. A tal fine, abbiamo inviato una diffida ad Invent, che non ha riscontrato. Ci siamo quindi rivolti all’AutoritĂ  per l’energia elettrica () e, attraverso una procedura conciliativa i clienti hanno ottenuto rimborsi variabili tra i 1.000 e i 2.000 euro”.

“Tanti sono i cittadini veneti – afferma il Presidente di Adiconsum Veneto, dott. Davide Cecchinato – che hanno diritto ad un risarcimento per la mancata fornitura integrale del servizio. Consigliamo a chi ha stipulato un contratto con Invent di contattarci per verificare le possibilità di tutela. Reclamare conviene sempre”.