Il servizio realizzato dalla trasmissione de “Le Iene” e trasmesso mercoledì 21 maggio con il contributo di Adiconsum, ha evidenziato le nuove , perpetrate a danno dei consumatori in possesso di un cellulare con touchscreen o uno smartphone.

Chi possiede tali dispositivi lo sa bene: basta sfiorare lo schermo per ritrovarsi su una pagina che non si voleva assolutamente visitare o cancellare dati che non si volevano cancellare, ecc..

È grazie a questa facilità nel toccare lo schermo inavvertitamente, che alcune società stanno mettendo a segno le loro pratiche commerciali scorrette attivando abbonamenti per servizi non richiesti.


I fatti

Le pratiche si realizzano grazie a banner che si aprono mentre si sta consultando, ad esempio, una app. A volte, si attivano degli abbonamenti  anche solo cliccandoci per chiuderli. Nel migliore dei casi, contestualmente all’attivazione, si riceve un messaggio in cui si avverte che il servizio è stato attivato e viene fornita una mail o un numero da chiamare per disattivarlo. In altri casi, invece, l’abbonamento non richiesto si scopre solo quando arriva la bolletta.

Attenzione: anche se, subito dopo aver ricevuto il messaggio, disattivate il servizio, l’importo vi viene comunque addebitato sul conto telefonico.

Queste “nuove” pratiche sono ben note ad Adiconsum, tanto che innumerevoli sono stati i casi risolti positivamente in favore dei consumatori.

Come comportarsi?

Ecco cosa fare sia nel caso dell’attivazione involontaria per sfioramento del touchscreen che per abbonamento caricato in maniera scorretta in bolletta:

1.   contattare il proprio operatore telefonico e chiedere la disattivazione del servizio

2.   chiedere il rimborso di quanto pagato e non dovuto

3.   rivolgersi alle sedi territoriali Adiconsum per ricevere l’adeguata assistenza ed ove necessario accedere alla conciliazione paritetica.