Fai valere i tuoi diritti!
Associazione Difesa Consumatori APS
La notizia del mancato rinvio a Giudizio degli indagati per il filone di indagine T-Red lombarda deve essere compiutamente approfondita. Riservandoci di leggere le motivazioni del provvedimento, riteniamo che ciò non fermi il processo iniziato a Verona che continuerà il 27 marzo 2012 con l’escussione dei testi dell’accusa.
Già nel gennaio 2011 la Corte di Cassazione annullava senza rinvio l’ordinanza del 5 luglio 2010, emessa dal Tribunale di Verona, con la quale si era ordinato il sequestro delle apparecchiature T-Red installate nel Comune di Fiesole. I Giudici della Corte di Cassazione avevano riconosciuto che la verifica amministrativa svolta dal Ministero dei Trasporti e la successiva conferma della validità del decreto di approvazione dei T-Red, del 27 ottobre 2010, aveva tolto fondamento alla tesi accusatoria formulata dalla Procura di Verona.
La decisione della Cassazione, come quella dei Giudici lombardi, non sono vincolanti per il processo scaligero ma è chiaro che le accuse nei confronti di Arrighetti, indagato per truffa aggravata e frode, potrebbero cadere. Posizione quella di Arrighetti stralciata, peraltro, dal processo di Verona per incompetenza territoriale. E se per l’ing. Arrighetti si potrebbe giungere al proscioglimento, differente è la posizione che riguarda gli altri imputati. La decisione del Supremo Collegio – e, a quanto pare, quella della Magistratura lombarda – non riguardano infatti le accuse rivolte a quest’ultimi. Ovvero truffa e falso in atto pubblico per quanto concerne la durata del giallo e il procedimento di accertamento delle infrazioni.
Sarà la Giustizia a fare il suo corso.
Leggi l’articolo “T-Red, prima «stangata» sui cittadini I pm: nessuna truffa, multe da pagare” su corriereveneto.it
Articoli correlati: