L’indagine svolta dall’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva si è focalizzata sul servizio idrico integrato per uso domestico. Essa è stata realizzata in tutti i capoluoghi di provincia italiani relativamente all’anno 2009. I dati sono riferiti ad una famiglia tipo di tre persone con un consumo annuo di 192 metri cubi.

Dall’indagine effettuata si ricava un costo medio dell’acqua di 0,719 euro al metro cubo (+ 9,6% rispetto al 2008), seguito dal canone di depurazione con 0,411 euro al metro cubo (+ 6,8% rispetto al 2008), dal canone di fognatura con 0,177 euro al metro cubo.

Complessivamente, in media, in un anno la famiglia tipo sostiene una spesa di 270 euro per il servizio idrico integrato, con un aumento del 6,7% rispetto alla spesa sostenuta nel corso del 2008.

Le tariffe variano a seconda dell’area territoriale di riferimento. Le regioni centrali si contraddistinguono in media per le più elevate tariffe applicate al servizio idrico integrato (327 euro annuali), tra le quali, in cima spicca la Toscana, seguita da Umbria, Emilia Romagna, Puglia, Marche e Sicilia.

Per quanto riguarda le città più economiche otto di esse sono capoluoghi delle Regioni settentrionali: Milano, Isernia, Pordenone, Aosta, Lecco, Lodi, Varese, Benevento, Cuneo, Udine.

Verona si colloca all’80° posto su 106 città totali. Le tariffe veronesi si confermano le più basse del Veneto: 201 euro la media di spesa per un anno. Il servizio idrico veronese è gestito dalle società pubbliche Acque Veronesi e Azienda Gardesana Servizi.

Dai risultati dell’indagine emerge che nelle città dove il servizio è stato privatizzato il costo della bolletta è particolarmente salato (Firenze, Prato, Arezzo). Contrariamente alle promesse ventilate in favore della privatizzazione, si assiste ad aumento di prezzi e tariffe.

Silvia Caucchioli