Consiglio dei Ministri del 28 agosto: approvato un decreto legge recante “Disposizioni urgenti in materia di , abitazioni e ”. La rata di settembre dell’IMU, su prima , terreni agricoli e fabbricati rurali, è stato abolita. Mentre la possibile cancellazione della seconda rata verrà approvata nella legge di stabilità dell’ottobre prossimo.

Per quest’anno niente più tasse comunali sugli immobili. Ma da gennaio 2014 ci sarà l’introduzione della .

Che cos’è questa nuova imposta? È una tassa municipale ispirata ai principi del federalismo fiscale, costituita da due componenti: la parte che ingloba la Tares è destinata alla gestione dei rifiuti urbani, l’altra parte è per la copertura dei servizi indivisibili del Comune, come l’illuminazione pubblica e la polizia municipale. Non ci sono ancora certezze sui dettagli. Le aliquote saranno stabilite dai singoli Comuni, i quali dovranno mantenersi al di sotto del tetto stabilito dallo Stato. A pagarla saranno sia i proprietari che gli inquilini. Graziano Delrio, Ministro per gli Affari regionali, promette: “Metteremo un tetto massimo sul gettito che i Comuni potranno prendere dagli inquilini affittuari. Non più del 20% del totale della nuova tassa, se possibile anche meno”.

Come per la seconda rata dell’IMU, anche gli aspetti non ancora stabiliti della futura service tax saranno contenuti nella legge di stabilità.

Il decreto interviene anche con provvedimenti a sostegno delle famiglie su , prima casa e affitti. La Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) metterà a disposizione del sistema bancario due miliardi per sostenere l’erogazione di mutui per l’acquisto della prima casa, anche per lavoratori atipici. Obiettivo del è di favorire, attraverso la garanzia data da Cdp, la ripresa del credito per l’acquisto dell’abitazione principale.

Altri 200 milioni di euro andranno a sostegno per l’ e per i pagamenti dei mutui:

– 40 milioni per il Fondo mutui prima casa;

– 40 milioni per il morosità incolpevole (per chi ha sempre corrisposto l’affitto regolarmente e che all’improvviso si è trovato in difficoltà);

– 60 milioni per il Fondo mutui giovani;

– 60 milioni per il Fondo per l’affitto.

Agevolazioni anche per i proprietari di casa che scelgono la cedolare secca sui contratti di locazione. L’aliquota scende infatti dal 19% al 15%. Ad esempio sul canone da €.1000, l’imposta scende ad €.150.

Infine, disposizioni importanti riguardano anche il lavoro: cinquecento milioni per finanziare la cassa integrazione e altri settecento milioni per dare una pensione a 6.500 in condizioni di forte disagio economico e sociale.

Per approfondimenti: Comunicato Stampa Consiglio dei Ministri n.22 del 28 agosto 2013 su governo.it