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Giovedì 4 ottobre 2012 è ripreso il processo Vista Red avanti il Collegio del Tribunale di Verona, presieduto dal dott. Sandro Sperandio. Durante l’istruttoria sono stati sentiti quali testi Dario Molinaroli, ex Sindaco di Lavagno, Vincenzo Aramini, ex Segretario Generale e Direttore Generale dei Comuni di Lavagno, Cazzano di Tramigna e Tregnago, Massimo Moro, ex assessore alla viabilità del Comune di Lavagno e Marco Vannelli, direttore commerciale Microrex s.p.a..
Il primo teste della difesa ad essere sentito è stato il sig. Dario Molinaroli, Sindaco di Lavagno nel periodo 2006-2008. Lo stesso ha spiegato che la statale 11 (oggi Strada Regionale, SR 11) in quel periodo era l’unica strada di collegamento sulla direttrice Verona-Est Veronese e viceversa. Per il sostenuto traffico, anche di mezzi pesanti, si volle pertanto – ha affermato l’ex Sindaco – installare un apparato di rilevazione delle infrazioni semaforiche in grado di contestare efficacemente il frequente attraversamento con il rosso degli incroci da parte degli automobilisti.
Molinaroli, quale dipendente dell’Autostrada Brescia Padova, si attivò conseguentemente per cercare uno strumento efficace di lotta alle “cattive” abitudini dell’utente della strada. Al tempo – ha affermato il teste – il Vista Red risultava l’unico apparato omologato dal Ministero dei Trasporti in grado di rilevare efficacemente le infrazioni evitando le frequenti contestazioni che venivano eccepite ed accolte dal Giudice di Pace in sede di ricorso.
Per quanto attiene il riconoscimento alla Traffic Tecnology s.r.l., presieduta da Daniele Scuccato, di una percentuale degli incassi derivanti dalle multe, l’ex Sindaco ha precisato che la motivazione della scelta fu determinata dalla volontà di non far gravare i costi degli impianti sulle casse comunali.
L’ex Sindaco ha poi aggiunto che la finalità dissuasiva dei Vista Red è stata ampiamente raggiunta perchè se nei primi 3 mesi le infrazioni incassate dall’Ente furono 1500 circa, nei mesi a seguire solo 60 o 70 per mese.
Alla domanda sull’opportunità di affidare a terzi i servizi di postalizzazione, Molinaroli ha precisato che la mole delle contravvenzioni era così alta da impedire un’esecuzione efficiente delle attività di postalizzazione da parte del Corpo della Polizia Locale, composto solo da tre unità. Si decise allora – ha affermato l’ex Sindaco – di affidare ad un terzo il servizio senza fare gara alcuna poichè non vi era il tempo utile per bandirla senza incorrere nello scadere del termine di prescrizione dei verbali. Le attività vennero pertanto affidate alla Traffic Tecnology s.r.l. dietro un compenso pari ad €.5,00 per verbale, sentiti gli Uffici competenti del Comune e con il consenso della Giunta.
Il teste ha affermato, inoltre, che non sapeva che la sopra descritta società avesse sub appaltato il servizio di postalizzazione ad altra società, ribadendo che in qualità di Sindaco si limitava a dare gli indirizzi politici generali e che tutti gli adempimenti amministrativi venivano svolti dai responsabili del procedimento.
Si è proceduto conseguentemente all’esame del secondo teste, Sig. Vincenzo Aramini, Segretario Generale e Direttore Generale nei Comuni di Lavagno, Tregnago e Cazzano di Tramigna negli anni 2006-2008. Il sig. Aramini ha confermato di essere stato il segretario verbalizzante delle delibere che hanno autorizzato l’installazione degli apparati Vista Red. L’amministrazione – ha riferito Aramini – scelse di di installare gli apparati di registrazione video del passaggio con il rosso agli incroci poichè, si diceva, che fosse uno strumento efficace di monitoraggio rimarcando comunque la sua qualità di non esperto della materia.
Interrogato in merito alla percentuale delle multe devolute alla Traffic Tecnology, l’ex Direttore Generale ha affermato di non ricordare precisamente la circostanza.
Sulle spese di postalizzazione il sig. Aramini ha ribadito quanto già affermato dal Molinaroli ovvero che vennero affidati a terzi gli incarichi di stampa e spedizione poichè i Vigili Urbani non erano in grado di far fronte alla mole di lavoro. In merito si procedette tramite affidamento diretto in economia, senza l’espletamento di gara pubblica, poichè il valore del servizio era inferiore ad €.20.000.
Il teste ha concluso affermando che l’installazione dei Vista Red ha sicuramente ridotto i passaggi con il rosso ai semafori anche se non è a conoscenza dei dati precisi in ordine alle contravvenzioni elevate e ai verbali pagati.
Si è proceduto di seguito all’escussione del terzo teste, Sig. Moro Massimo, assessore alla viabilità del Comune di Lavagno tra il 2006 e il 2008. L’ex assessore ha confermato di aver partecipato all’approvazione delle delibere di installazione dei Vista Red e che fu favorevole poichè il traffico sulla ex statale 11 era ingestibile coinvolgendo il passaggio di circa 20.000 veicoli al giorno. Quale esercente di un’attività commerciale posta lungo la strada interessata conosceva bene lo stato del traffico: non si riusciva – ha evidenziato il sig. Moro – neppure ad attraversare la strada e frequenti erano gli incidenti stradali.
Con l’installazione dei sistemi di controllo – ha affermato l’ex assessore – effettivamente il rispetto delle regole aumentò. Sollecitato in merito alle motivazioni dell’installazione il sig. Moro ha affermato che per gestire il problema, giacchè lui aveva poca esperienza, si affidarono alle conoscenze del Sindaco Molinaroli che, quale dipendente dell’Autostrada Bs-Pd, aveva i contatti per trovare una soluzione al disagio.
In merito al pagamento su percentuale l’ex assessore ha risposto che era il servizio migliore al costo minore. E’ stato poi riferito dall’amministratore del Comune che la postalizzazione delle contravvenzioni non poteva essere gestita internamente dall’Ente perchè la struttura era sottodimensionata pertanto si scelse di rivolgersi all’esterno.
Il Pubblico Ministero ha chiesto al teste se fossero stati eseguiti degli studi di settore o delle analisi statistiche sull’incidentalità della strada SR11 e il sig. Moro ha risposto negativamente.
E’ stato poi sentito il quarto ed ultimo teste, sig. Marco Vannelli, direttore commerciale di Microrex s.p.a., società di distribuzione delle telecamere Panasonic installate sugli apparati Vista Red, che presentò l’istanza di omologazione al Ministero dei Trasporti degli apparati stessi.
Il Sig. Vannelli ha affermato che nel 2006 potevano commerciare il Vista Red solo cinque aziende tra cui la Traffic Tecnology. Spesso Microrex – ha precisato il direttore commerciale – veniva contattata dai Comuni per manifestato interesse all’installazione degli apparati di rilevazione a distanza dell’attraversamento con il rosso agli incroci. Il Vista Red – ha ricordato Vannelli – è adottato da circa 100 Comuni come ad esempio quelli di Roma e Firenze anche per il controllo degli accessi Ztl e corsie preferenziali.
La società Microrex s.p.a. – ha specificato il teste – non ha partecipò alla gara bandita dal Comune di Lavagno poichè ci fu scetticismo sul tipo di proposta non essendo certo il corrispettivo di pagamento degli impianti medesimi. La tipologia di pagamento proposta rapportata ad una percentuale delle multe incassate fu giudicato dalla società insicuro rispetto le canoniche forme di acquisto dell’impianto o di locazione.
In merito alle modalità tecniche di funzionamento degli apparati di rilevazione il direttore commerciale Microrex ha specificato che i Vista Red registra filmati che non sono modificabili poichè il sistema di compressione dei dati (formato H3R) non permette la modifica. Il filmato – ha precisato il teste – oltre alle immagini salva nello stesso formato H3R informazioni quali luogo, data e ora di rilevazione del fotogramma.
Il Presidente del collegio dott. Sandro Sperandio, esaminati i testi, ha rinviato la prosecuzione dell’istruttoria al 14 novembre 2012 ore 11.00.
Per approfondimenti: https://adiconsumverona.it/tag/vista-red/