Il futuro del consumerismo è nel “fare rete” con i corpi intermedi della per realizzare quella “società di mezzo” a difesa della democrazia, pronta a raccogliere e a far accogliere le istanze dei piú deboli.

Questo VI si celebra in un momento particolarmente difficile per il Paese e il mondo intero – dichiara Pietro Giordano, Segretario generale Adiconsum – nella sua relazione congressuale.

Ci troviamo – prosegue Giordano – ad affrontare una crisi a tutto tondo: sociale, valoriale, politica, economica e finanziaria. Una crisi che è di sistema, ma che prima di tutto, è una crisi politica. Una politica che ha costellato per anni le cronache dei media con i suoi scandali e che ora deve recuperare sobrietà nei comportamenti e nel linguaggio, ricercando il bene comune.

Un bene comune – continua Giordano – che per Adiconsum deve ripartire dal avoro e che passa attraverso una serie di misure urgentissime da attuare:

eliminazione definitiva dell’IMU sulla prima e unica casa e sulle botteghe di piccoli artigiani e commercianti;

rinvio della Tares di almeno 12 mesi;

annullamento dell’aumento dell’IVA dal 1 luglio;

taglio degli scaglioni IRPEF a percentuale più bassa di dipendenti e pensionati;

defiscalizzazione delle imprese che creano nuova occupazione;

rateizzazione lunga dei debiti notificati da Equitalia eon pagamento dei soli interessi legali sul debito contratto e ridimensionamento degli aggi e dei balzelli;

taglio degli sprechi nella sanità, nella scuola e nel pubblico impiego, senza abbassare la qualtà dei servizi, ma riorganizzando il sistema;

-riforma strutturale del sistema bancario-finanziario con la realizzazione degli Stati Uniti d’Europa e della netta divisione fra istituti di credito che devono tornare a fare credito e banche finanziarie;

-rimodulazione e ridimensionamento della bolletta energetica, stabilizzazione della defiscalizzazione al 55% per gli interventi di efficienza energetica, riforma del sistema della conciliazione nell’energia;

-piano di intervento di educazione all’uso e alla gestione dell’ “oro blu” (l’acqua), per il cui controllo assisteremo, in un futuro quanto mai prossimo, a delle vere e proprie guerre;

revisione della riforma del titolo V della Costituzione, che ha polverizzato danneggiando un comparto importantissimo per l’occupazione e per il PIL.

Il ruolo di Adiconsum – sottolinea Giordano – deve essere sempre più volto alla tutela collettiva, accanto all’indispensabile tutela individuale. Negoziazione, concertazione e bilateralità sono il presente, ma anche l’inizio di un futuro del consumerismo che nel fare “rete” con gli altri corpi intermedi della società, può realizzare quella “società di mezzo” in grado di difendere la democrazia.

Ad Adiconsum – conclude Giordano – spetta il compito di unirsi alle pacifiche lotte giornaliere delle famiglie, delle donne e degli uomini impegnati nel sociale, degli imprenditori virtuosi, di raccogliere le loro istanze e di far sì che vengano accolte.

Comunicato Stampa Adiconsum Nazionale