Basta sigilli ai rubinetti in caso di ritardo nel pagamento delle bollette: in caso di ritardi, meglio ridurre il flusso che lasciare gli utenti senza servizio. Ecco la fondamentale proposta che il Comitato consultivo degli utenti di veronese (che riunisce 13 associazioni) ha formalizzato in un incontro in Provincia. L’associazione, presieduta da Silvia Caucchioli, ha chiesto che si garantisca un minimo di 50 litri d’acqua al giorno, e che siano previsti rimborsi per ogni giorno di ritardo nell’allacciamento, attivazione e riattivazione di forniture, nell’esecuzione dei lavori e nella risposta ai .

Il Comitato, costituito per supportare l’Autorità d’ambito veronese nel garantire il controllo sul servizio idrico integrato, evidenzia le incertezze conseguenti alla possibile soppressione degli Aato entro dicembre 2012. Le Aato costituiscono organismi di controllo sulla gestione del servizio idrico integrato.

Il Comitato ha chiesto all’Autorità veronese di proporre alle società di gestione l’istituzione della procedura conciliativa che consente ai cittadini di ottenere più tutela nel risolvere le controversie con il gestore in caso di errori di fatturazione, contestazioni sui consumi, sospensioni di fornitura ed altri problemi.

Se la società risponde in modo insoddisfacente o non fornisce risposte ai reclami dell’utente, lo stesso si può rivolgere ad una delle organizzazioni del Comitato consultivo che tenterà la conciliazione. La lista delle richieste non si esaurisce qui: il Comitato ha presentato anche «proposte di modifica alla carta del servizio idrico», che impegna chi eroga il servizio a rispettare determinati standard qualitativi e quantitativi, ma anche che «indagini sulla qualità del servizio e sulla soddisfazione dell’utente non siano svolte da aziende incaricate dal gestore stesso, ma realizzate, nel rispetto dei principi della trasparenza e della partecipazione, dal Comitato consultivo e dalle associazioni dei ».

Si impone, per il Comitato, la revisione del metodo tariffario attualmente in vigore a Verona e provincia per le bollette dell’acqua, alla luce del referendum con il quale i cittadini hanno scelto di eliminare dalla tariffa la quota di percentuale media del 7 per cento corrispondente alla remunerazione del capitale investito. Le fatture, però sono ancora calcolate con il metodo precedente all’esito referendario. Su questa questione, stiamo attendendo la risposta alle osservazioni al Piano d’Ambito, che abbiamo presentato un mese fa all’Autorità d’ambito. Il riferimento per i cittadini che volessero contattare il Comitato consultivo di Aato veronese è comitatoutenti@atoveronese.it.

Da questo sito:

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Il Comitato Consultivo degli Utenti Ato veronese ha deliberato le osservazioni e i suggerimenti alla proposta di revisione del Piano d’Ambito

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Aato, Aggiornamento del Piano d’Ambito. Sessanta giorni per presentare osservazioni sulle future attività del servizio idrico