La vicenda ha dell’incredibile. La proverbiale affidabilità tedesca seriamente minata dalla che ha corretto con un “impianto di manipolazione” i dati relativi alle reali emissioni Nox (ossido di azoto) dei motori diesel. In questi giorni abbiamo letto molto sul caso. Anche informazioni contraddittorie. Vediamo di fare un po’ di chiarezza.

Oltre ai già ben noti motori 2.0 Tdi, il Ministro dei Trasporti tedesco, Alexander Dobrindt, ha aperto un’indagine anche sui motori diesel 1.6 Tdi. Pare che anche quest’ultimi siano nell’occhio del ciclone. Chiariamo quindi alcuni punti fondamentali :

– ad oggi non sappiamo quanti veicoli venduti in Italia siano coinvolti. Al riguardo dovremo attendere le verifiche del Ministero e le informazioni fornite dalla casa di Wolfsburg. In tutto il mondo i veicoli coinvolti sono 11 milioni per i quali è già partita una maxi operazione di ;

– secondo la casa tedesca il Euro 6 non presenta alcuna criticità e per questa categoria di autovetture non ci dovrebbe essere stata manipolazione alcuna.

– Il problema riguarda i più vecchi motori (sino all’Euro 5) in commercio dall’anno 2009. Per questo motivo Volkswagen in via precauzionale ha chiesto ai concessionari di sospendere le vendite delle Euro 5 equipaggiate con il motore EA 189 (TDI 2.0).

– I proprietari di un’auto del gruppo della casa automobilistica in questione (Vw, Audi, Skoda, Seat e veicoli commerciali) dovranno solo attendere l’eventuale ”richiamo” della vettura per una modifica alla centralina del motore incriminato. La casa dovrà effettuare la modifica in maniera totalmente gratuita. Non sono previsti costi per il proprietario dell’automobile né tanto meno indennizzi automatici a suo favore.

– tutti coloro in possesso di un’auto del gruppo Volkswagen tramite il sito www.ilportaledellautomobilista.it o l’applicazione “Ipatente”, con pochi click, si possono informare sulla categoria di compatibilità ambientale dell’autovettura (Euro 5, Euro 6…) .

A seguito degli esiti dei controlli delle autorità nazionali e a fronte di informazioni più precise in merito all’entità del fenomeno la nostra associazione si farà parte attiva per tutelare i consumatori coinvolti valutando anche l’opzione di un’azione collettiva. ha chiesto un incontro a Volkswagen per l’attivazione di un’adeguata procedura di risarcimento dei consumatori.