Fai valere i tuoi diritti!
Associazione Difesa Consumatori APS
In una società sempre più rivolta ad un consumo veloce e sconsiderato, esiste una valida alternativa per chi desidera discostarsi da questo modello economico tradizionale. Ci sono i g.a.s., i gruppo di acquisto solidali. Un gruppo di acquisto consta in un insieme di persone che si mettono in accordo tra di loro per acquisire collettivamente prodotti alimentari, ma non solo, per poi ridistribuirli al suo interno.
Il Senato si appresta a votare il disegno di legge sulle intercettazioni, disegno che potrebbe comportare forti limitazioni al diritto di cronaca, avendo anche ricadute sulle possibilità di azione della magistratura. Non è un’esagerazione allarmistica quella di sostenere che questa nuova legge potrebbe ledere la trasparenza democratica in Italia.
Anche i cittadini veronesi hanno dimostrato di essere favorevoli alla gestione collettiva del servizio idrico e contrari all’ingresso di imprese private nel controllo del bene comune acqua. Il Comitato Acqua Bene Comune dal 24 aprile ha iniziato a Verona la raccolta delle adesioni firme per indire il referendum contro la privatizzazione della gestione dell’acqua.
Sabato 26 giugno si è conclusa la campagna cittadina con due punti di raccolta firme in via Cappello presieduti dai componenti del Comitato.
Negli ultimi mesi migliaia di italiani si sono mobilitati per una causa verso cui hanno dimostrato di tenere molto: firmare per il referendum sulla ripubblicazione dell’acqua. Un milione di firme sono state già raccolte per abrogare la riforma legislativa prevista dal “decreto Ronchi”, che mira a dettare una nuova serie di norme sui servizi pubblici locali.
Considerata la serie di proteste e dissensi che la proposta legislativa ha provocato, il Ministro Ronchi, che ha il mandato per le Politiche Comunitarie, si è sentito in dovere di fare chiarezza a suo modo. Ha dato infatti il via ad una sorta di operazione verità, intitolata “Acqua le ragioni dell’intervento”, un decalogo di “veri” e “falsi” riguardo la Legge, in cui spiega ed elenca le ragioni della riforma.
L’AGCOM, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di un’azienda, grazie alla segnalazione di Adiconsum Verona e di altre associazioni. Il caso in oggetto riguarda i contratti stipulati nell’ambito del commercio al dettaglio e presenta probabili risvolti scorretti e ingannevoli.