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Associazione Difesa Consumatori APS
Nella circostanza, è stato sottoscritto dal Sindaco di Verona, Flavio Tosi, dall’Assessore alla Sicurezza dell’Amministrazione Provinciale, Giovanni Codognola, e dal Presidente della Fondazione “Beato G. Tovini” di Verona, il “Protocollo Antiusura” siglato il 10 giugno 2011 dalla Prefettura di Verona e dalle altre Prefetture del Veneto, dall’A.B.I. (Associazione Bancaria Italiana), dalla Banca d’Italia, da alcune Associazioni delle categorie produttive e dei consumatori a livello regionale, da alcuni Confidi e da alcuni Istituti bancari del Veneto, in attuazione dell’Accordo Quadro firmato a livello nazionale dal Ministro dell’Interno.
In tale contesto, dopo una preliminare disamina del fenomeno in questo territorio provinciale, è stato concordato in sede di riunione di coinvolgere prossimamente gli Istituti di Credito della provincia – non solo quelli già firmatari del Protocollo regionale, ma anche gli altri Istituti bancari – nonché le altre Associazioni di categoria per una più ampia diffusione dell’Intesa e per una condivisione delle iniziative in favore del sostegno al credito nell’attuale difficile situazione di crisi economica.
In prosieguo, tra le varie iniziative collegate all’attuazione del predetto “Protocollo Antiusura”, è stato approvato il “Vademecum antiusura ed antiestorsione” – elaborato dalla Prefettura, d’intesa con la Banca d’Italia e le Forze di Polizia -, rivolto agli operatori economici ed alle famiglie. Per la prima volta viene data ampia divulgazione su come individuare se ci si trova in presenza di un tasso di usura.
Nel paragrafo “Come si diventa vittime di usura”, oltre a ribadire il fondamentale concetto che il ricorso all’usura non costituisce mai una soluzione per i problemi delle persone in difficoltà economiche, ma, al contrario, rappresenta un mezzo che li avvia ad una sicura rovina, vengono ricordati alcuni comportamenti a rischio da evitare, riguardanti gli esercenti attività produttive, come:
Il paragrafo “Fondi di prevenzione e di solidarietà” è dedicato alla elencazione degli strumenti previsti dalla vigente normativa per prevenire il ricorso ai prestiti usurai e per aiutare chi è già divenuto vittima dell’usura e precisamente:
– il Fondo di Prevenzione, istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, per aiutare i soggetti in difficoltà economiche al fine di evitare che ricorrano a canali di finanziamento illegale, attraverso contributi messi a disposizione dei Confidi (i quali li utilizzano per garantire alle Banche i prestiti concessi agli operatori delle
categorie produttive) e delle Fondazioni Antiusura (le quali consentono alle famiglie che versano in condizioni di indebitamento di accedere ai cosiddetti prestiti personali, fornendo alle banche convenzionate le garanzie necessarie per poter erogare crediti a condizioni di favore);
– il Fondo di Solidarietà, istituito presso il Ministero dell’Interno, il quale mette a disposizione degli operatori economici, commercianti, artigiani, liberi professionisti che hanno denunciato gli usurai un mutuo senza interessi, in proporzione ai danni da usura subiti, per aiutare il loro reinserimento nell’economia legale. Vengono altresì elencate le cose da fare per richiedere il contributo ed i requisiti affinché possa essere concesso
Uno specifico paragrafo è stato dedicato alla tematica dell’estorsione, mettendo in evidenza gli aiuti previsti dallo Stato in favore delle vittime di tale reato (elargizione proporzionata ai danni subiti erogata dal Fondo di Solidarietà istituito presso il Ministero dell’Interno) ed illustrando i requisiti e la procedura da seguire per poter ottenere il contributo.
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